R&S: per gli esperti Ue, necessario un contesto commerciale idoneo per accelerare l’innovazione e l’applicazione della ricerca

di Raffaella Natale |

Unione Europea


ICT

Un gruppo di esperti Ue sostiene che gli acquisti pubblici di nuovi prodotti e servizi possono stimolare l’innovazione, aumentare gli investimenti in R&S e incoraggiare l’adozione dei risultati delle corrispondenti ricerche.

Una delle misure proposte da questo gruppo di esperti dell’ICT, che si è riunito a Vienna lo scorso marzo per migliorare la commercializzazione dei risultati delle ricerche, è quella di ricorrere ai mercati pubblici per sostenere l’innovazione, nel campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.  

 

Questo gruppo ad hoc, istituito l’11 ottobre 2005 e presieduto dalla Commissione Ue, propone che le Amministrazioni nazionali investano maggiormente nell’acquisto di prodotti e servizi innovativi che necessitano di sforzi di ricerca aggiuntivi proprio riguardo all’ICT. Così facendo, si darebbe nuovo slancio alla R&S nei 25 Paesi membri.

D’accordo su questa linea il Commissario Ue per la Società dell’informazione e Media, Viviane Reding, che ha dichiarato: “L’Europa deve creare un contesto commerciale che consenta d’accelerare l’innovazione e l’adozione dei risultati della ricerca”.

Aggiungendo che “Il settore pubblico ha un potere d’acquisto considerevole, ma deve essere incoraggiato per sostenere una parte dei rischi, ma anche condividere i benefici degli investimenti nelle tecnologie e nei servizi innovativi”.

 

Il metodo finora seguito, per l’acquisto pubblico dei prodotti e dei servizi, è stato quello di minimizzare i rischi e ottimizzare i benefici per l’acquirente. Per contro, le proposte presentate dal gruppo di esperti per l’acquisto prima della commercializzazione di prodotti e servizi innovativi, prevedono che gli acquirenti si raggruppino per supportare i rischi e condividere i benefici della ricerca sui nuovi servizi e prodotti con i fornitori. 

 

Questo approccio consentirebbe di stimolare considerevolmente l’innovazione, accrescere il volume degli investimenti e incoraggiare l’adozione dei risultati delle corrispondenti ricerche, riducendo i rischi grazie alla messa in comune delle risorse.

Le economie degli Stati Uniti e dell’Asia prevedono già l’acquisto di servizi di R&S prima della commercializzazione, nel rispetto delle regole della WTO (World Trade Organization).

Una simile politica potrebbe avere conseguenze importanti sul mercato della Ue, dove gli investimenti in R&S da parte degli Stati membri sono molto più deboli che in tutte le altre regioni del mondo e rappresentano una percentuale molto piccola delle spese pubbliche.

 

Il gruppo ad hoc della Commissione è costituito da esperti nelle tecnologie dell’informazione: in particolare i Rappresentanti nazionali del settore ICT, dei servizi della Commissione e del Comitato delle regioni.  

I risultati di questo lavoro sono stati presentanti in occasione di un importante appuntamento dedicato all’innovazione e alla ricerca, “Investing in ICT research and innovation“, organizzato congiuntamente dalla Commissione europea per lanciare l’iniziativa i2010 a favore di una società dell’informazione per la crescita e l’impiego.

Alla conferenza hanno partecipato le industrie, ma anche decisori politici e membri del gruppo consultivo sulle tecnologie della società dell’informazione (IST).

 

Sicuramente dovranno essere prese altre misure anche nel campo della salute, dei trasporti, della sicurezza e i poteri pubblici saranno valutati in collaborazione con le autorità nazionali competenti, puntando alla necessità di definire altri orientamenti giuridici per facilitare l’acquisto pubblico prima della commercializzazione di prodotti e servizi innovativi.

 

Una dimensione europea per gli acquisti pubblici prima della commercializzazione avrebbe dei benefici dal lato della domanda, stimolerebbe la concorrenza e sfrutterebbe delle economie di scala.

Secondo il Rapporto degli esperti, “Contribuirebbero a risolvere i problemi europei come l’interoperabilità e la coerenza delle soluzioni transfrontalieri e stimolerebbe l’adozione dei risultati della ricerca europea. Infine, la cooperazione al livello europeo ridurrebbe i rischi per gli acquirenti individuali legati all’acquisto delle tecnologie non ancora sperimentate”.

 

Per ulteriori approfondimenti consulta:

 

Pre-commercial Procurement of Innovation

A Missing Link in the European Innovation Cycle

March 2006

 

Research budget agreed – FP7 up by 300 million, but is it enough?

 

Forging a European Vision for ICT Research

 

More Research and Innovation – Investing for Growth and Employment: A Common Approach

 

Green light for 2007-2013 Financial Perspective

 

Budget deal reached for 2007-2013 – MEPs give their views

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