Unione Europea
Mantenere in vigore l’attuale assetto regolamentare del mondo delle telecomunicazioni, senza spingere quindi il pedale sul processo di deregolamentazione. E’ quanto chiedono i new entrant alla Commissione europea. Lo ha spiegato a Bruxelles Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb, al temine dell’incontro avuto dall’Ecta (European Competitive Telecommunications Association) con la Ue.
Il summit si è svolto a poche settimane dall’incontro avuto dall’Esecutivo europeo con il Brussels Roundtable, l’associazione che raggruppa gli operatori tradizionali, che a loro volta chiedono invece una progressiva deregolamentazione del mercato, nell’ambito della quale le misure regolamentari ex-ante siano limitate al minimo indispensabile.
Parisi ha sottolineato che “Nei Paesi che hanno una regolamentazione più forte la concorrenza ha prodotto risultati straordinari in termini di investimenti”, aggiungendo che “la banda larga ha bisogno ancora di molti investimenti in futuro”.
L’Ad di Fastweb, il principale operatore alternativo in Italia nel settore delle telecomunicazioni su rete fissa a banda larga, si è dichiarato molto soddisfatto dell’incontro avuto con il presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso.
“E’ andato molto bene – ha detto Parisi – Abbiamo convenuto che l’agenda di Lisbona passa anche attraverso la banda larga e che il mantenimento della concorrenza in questo settore rappresenta uno dei punti del programma di Lisbona”, ha proseguito Parisi.
L’Ad ha anche voluto sottolineare come sia “molto importante che la Commissione Ue vigili sull’assegnazione delle frequenze nel WiMax nel processo che dovrebbe portare la banda larga nelle zone rurali o comunque non raggiungibili con l’Adsl”.
In occasione dell’incontro con la Ue, Parisi ha chiarito quanto sia infondato il temuto rischio, ventilato dagli operatori tradizionali, di una perdita di posti di lavoro in caso di mancata deregolamentazione.
“Anzi – ha spiegato l’Ad – l’occupazione cresce come dimostra l’andamento degli occupati nel settore tlc negli ultimi anni, solo che viene trasferita da azienda ad aziende e dal settore degli operatori tradizionali a quello dei nuovi entranti”.
In generale, Parisi si è detto poi favorevole alla “neutralità tecnologica“, sostenendo che il modello dell’integrazione verticale è sbagliato.
“La Commissione deve intervenire per garantire l’interazione tra le piattaforme e la neutralità tecnologica, cioè la possibilità che tutte le piattaforme acquisiscano tutti i contenuti”, ha concluso Parisi.
Intanto, in Italia, Fastweb attende ancora una risposta sulle gare con la Pubblica amministrazione che, se saranno aggiudicate entrambe, porterebbero dal 2007 a ricavi aggiuntivi per 300 milioni all’anno, con margini in linea con quelli attuali.
Parisi spera in una chiusura delle procedure legate alle gare CNIPA e CONSIP in estate e che in ogni caso non ci sarà impatto sui conti 2006.
A inizio marzo il CNIPA ha giudicato congrua l’offerta presentata da Fastweb nella gara per la rete di trasmissione dati della PA, dopo aver chiesto chiarimenti perché a una prima analisi l’offerta era parsa “anormalmente bassa” . Fastweb il 7 febbraio si era aggiudicata il primo posto nella gara.
“Speriamo che per l’estate i board delle due agenzie abbiano finalizzato” l’istruttoria, ha spiegato Parisi durante la conference call sui risultati. “Non è previsto impatto sui conti 2006, perché prima devi collegare le linee, poi puoi far pagare il servizio”.
In caso di aggiudicazione di entrambe le gare l’impatto sui conti si avrà nel 2007 “con 300 milioni di euro l’anno di ricavi e margini in linea con quelli attuali”, ha detto Parisi. “Il payback degli investimenti è previsto in 12 mesi”.
“I prezzi sono quelli che facciamo normalmente per il settore privato“, ha aggiunto. “La nostra rete è più efficiente dal punto di vista operativo e della tecnologia. Abbiamo chiarito la situazione e siamo in attesa delle risposte“.
Proprio ieri Fastweb ha presentato i servizi integrati per telefonia fissa, Internet e televisione digitale via cavo resi disponibili alle famiglie e alle Imprese di Bolzano attraverso un unico operatore.
Illustrate le caratteristiche dei servizi a banda larga disponibili da gennaio per il primo lotto di famiglie e Imprese locali. Fastweb ha realizzato un’infrastruttura di rete in fibra ottica di circa 50 Km in area urbana ed extraurbana in grado di soddisfare dalle più tradizionali alle più sofisticate esigenze di comunicazione familiare e professionale (la clientela privata e’ servita con tecnologia DSL e banda certificata a 6 Mb/s, ovvero la connettività costante necessaria per veicolare servizi di televisione on demand garantendo la contemporanea navigazione Internet). Ad oggi sono già state complessivamente raggiunte dalla rete Fastweb circa 29.000 realtà imprenditoriali e 39.500 famiglie.