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Un monitor da avvolgere come un rotolo o piegare come un foglio di carta, che gli studenti potranno portare nello zainetto. Display del futuro, sempre più sottili e flessibili, costruiti su substrati di metallo o di plastica. Si potranno portare ovunque e persino indossare. Gli esperti assicurano che il loro utilizzo non è poi così lontano, perché alcuni dispositivi sono già prototipi in via di ottimizzazione per il ‘debutto’ nel mercato.
Agli schermi piatti e alle loro più sofisticate derivazioni tecnologiche, è dedicato il Progetto integrato ‘FlexiDis’ (Flexible displays), che verrà presentato nei giorni 30 e 31 marzo, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del VI Programma Quadro e coordinato dalla Philips, il progetto rappresenta la maggiore iniziativa in Europa per lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie. L’iniziativa vede coinvolte, pertanto, le maggiori industrie del settore, quali Merck, STMicroelectronics, Thomson, Plastic Logic, Thales Avionics, Novaled, Asml Nokia, Bmw e Pulsium, e alcuni centri di ricerca pubblica oltre al Cnr, quali Cnrs, Cea-Leti, Imec, Epfl, Ipm, Università di Stoccarda e Cambridge.
In questo contesto di ricerca e sperimentazione il progetto ‘FlexiDis’ sta puntando su due prototipi: uno schermo flessibile a colori che utilizza sorgenti di luce realizzate con materiali organici e schermi monocromatici avvolgibili, simili a fogli elettronici da utilizzare come un giornale. L’Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn) del Cnr contribuisce soprattutto alla realizzazione e messa a punto dei dispositivi elettronici per il controllo dei singoli pixel dei display.
“Il display di nuova generazione avrà molteplici usi” spiega Guglielmo Fortunato dell’Ifn-Cnr. “Indumenti hi-tech dotati di schermo incorporato riceveranno e visualizzeranno le informazioni, negli zaini degli studenti, al posto dei libri, ci sarà uno schermo avvolgibile munito di diverse memorie per i testi, per arrivare alla televisione dalle molteplici forme. Tali dispositivi, inoltre, consentiranno una maggiore libertà nel design e ridurranno il peso dei telefonini. L’Europa ha attualmente una posizione preminente in questo settore di ricerca, teso a garantire manufatti che abbiano prestazioni estreme in termini di robustezza, spessore, peso e deformabilità”.