Italia
In pochi se ne sono accorti, ma le ultime bollette Telecom arrivate a casa degli utenti presentano una brutta sorpresa: il raddoppio della voce “spese di spedizione bolletta”, spese che passano da 0,17 euro a 0,37 euro, a cui deve essere aggiunta l’Iva.
Basta fare due calcoli per capire che tale voce rappresenta una bella spesa per la collettività: per la spedizione della bolletta ogni utente pagherà adesso 2,64 euro annui, contro i precedenti 1,22 euro, un aumento di oltre il 100%!! Se si moltiplica l’importo per il numero di utenti Telecom (circa 20 milioni), dalle tasche degli utenti uscirà la bellezza di 52.800.000 euro ogni anno.
Il paradosso – afferma il Codacons – è che la voce “spese di spedizione bolletta” che la Telecom impone ai suoi clienti, è assolutamente illegittima, come hanno stabilito vari Giudici di Pace in tutta Italia. Per tale motivo il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e una diffida all’Autorità delle comunicazioni affinché verifichino se il comportamento dell’azienda telefoniche, che raddoppia una spesa a cui i consumatori non sono tenuti, possa configurare eventuali reati, compreso quello di truffa.
A tutti coloro che non intendono sottostare al balzello imposto da Telecom Italia, il Codacons consiglia di passare alla bolletta on line, ossia alla visualizzazione gratuita della bolletta su internet e di conseguenza la stampa del bollettino per il pagamento.
Sul sito dell’associazione www.codacons.it vi sono inoltre tutte le istruzioni per chiedere alla società telefonica la restituzione delle spese di spedizione delle bollette ingiustamente pagate negli anni.