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Mobile Tv. Novari: dal DVB-H ‘Risultati superiori rispetto al GSM e all’UMTS. In Italia un mercato da 50 milioni di persone’

Italia


La3,  la nuova Mobile Tv di 3 Italia (H3G), partirà con 15 canali il 1° giugno prossimo, in occasione dei Mondiali di calcio di Germania. Sarà una Tv pay-per-view, a pagamento ma a prezzi abbordabili (da mezzo euro a un euro al giorno il canone previsto); lo sport e lo spettacolo costituiranno i piatti forti del palinsesto che punterà molto anche sui contenuti autoprodotti dai clienti.

Riguardo alla nuova Tv mobile, basata sulla tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld), Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, spiega il senso della sua strategia: accreditare La3 come una media company per ottenere una miglior valutazione della società in vista della sua quotazione in Borsa, prevista entro la fine dell’anno dopo il rinvio dell’Ipo di febbraio.

 

“La Tv mobile per noi è la madre di tutte le scommesse – dice l’amministratore delegato di 3 Italia – Io sono ottimista. Ce lo insegna l’esperienza del passato: in Italia il GSM ha raggiunto nei primi due anni cinque milioni di clienti; l’UMTS è arrivato in meno di due anni a 10 milioni. Se tanto mi dà tanto, il DVB-H avrà un risultato ancora superiore. La mia previsione è che la Tv mobile in Italia sarà un mercato da 50 milioni di persone”.

 

L’organizzazione della nuova Tv mobile è affidata ad interim a Dina Ravera, direttore generale della 3. Per coordinare il tutto stiamo assumendo due o tre persone dal mondo della produzione e del marketing televisivo.

Fanno parte dello staff anche diversi superconsulenti che forniscono il loro know how per l’allestimento dei format e che parteciperanno anche alla realizzazione dei programmi.

 

Novari non fa i nomi per mantenere la suspence: “Li annunceremo a Roma il 27 aprile – afferma – nel corso di un grande evento che organizzeremo a Cinecittà per presentare gli uomini e i contenuti delle nostra nuova Tv. Della nuova struttura farà parte anche chi in azienda già lavora ai contenuti televisivi per l’UMTS. In tutto la squadra sarà composta da una ventina di persone, di cui sei o sette prese dall’esterno”.

I programmi saranno realizzati negli studi della Bravo Production di via Mambretti a Milano.

“Li abbiamo acquistati dalla Profit assieme a Canale 7 – dice Novari – e li stiamo ristrutturando. E’ una sede storica: in questi studi sono nati programmi come ‘Drive in’ e ‘Ok il prezzo e’ giusto’ di Canale 5, che hanno fatto il successo della prima Tv commerciale italiana. E questo speriamo che possa essere di buon auspicio per la nostra nuova televisione”.

 

Giusto alcuni gironi fa, la società ha informato d’aver completato, attraverso la controllata 3Lettronica Industriale, la copertura radiotelevisiva del 75,5% della popolazione italiana, in parte in tecnica analogica, in parte in tecnica digitale DVB (DVB-T e DVB-H).

 

La digitalizzazione totale dell’intera rete composta a oggi da oltre 150 siti già funzionanti verrà completata per il lancio dei servizi DVB-H di 3 Italia previsto a giugno in occasione del Mondiale che sarà trasmesso da La3 in esclusiva sui videofonini 3.

3 Italia diventa così la prima “Mobile Media Company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà.

 

3 Italia, dopo essere diventata la prima e unica “mobile media company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà grazie all’acquisto di Canale 7, pone oggi le basi per la creazione di un ricco bouquet di canali da fruire in mobilità, con un occhio a un mercato da 300 milioni di utenti nel mondo entro il 2006 (fonte Nokia), con 7 milioni di clienti attivi e un fatturato di 3 miliardi di euro in Italia al 2011 (fonte: consultazione pubblica Ministero delle Comunicazioni).

 

Un business che per il gruppo significa investimenti per 220 milioni di euro per l’avvenuta acquisizione di Canale 7, 50 milioni di euro l’anno per i contenuti e circa 5-10 milioni di euro l’anno per la comunicazione.

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