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Parte dalle 4 maggiori città tedesche – Hannover, Francoforte, Düsseldorf e Monaco – l’HSDPA di Vodafone, che ha scelto per il roll-out le tecnologie della svedese Ericsson. La copertura verrà successivamente estesa all’intera rete WCDMA di Vodafone, che copre attualmente il 70% della popolazione.
Al CeBIT (Hannover 9-15 marzo) Vodafone sta dimostrando la seconda fase del Mobile Broadband, con velocità di downlink fino a 10 Mbit/s e di uplink (HSUPA) fino a 1.5 Mbit/s, più o meno 4 volte la velocità delle attuali reti 3G.
I test pilota della tecnologia partiranno ad aprile dalla Gran Bretagna, dove 100 utenti business proveranno la tecnologia con le Mobile Connect Cards HSDPA, che assieme a HSUPA porta la banda larga mobile a velocità paragonabili a quelle del DSL.
Oltre a Vodafone, attualmente sono 8 nel mondo gli operatori che hanno già lanciato i servizi HSDPA e un’altra dozzina si sta preparando a farlo.
Il decollo dei servizi, spiegano però gli analisti di Informa Telecoms & Media, dipenderà in gran parte dalle strategie tariffarie degli operatori, che sembrano del resto coscienti del fatto che la tiepida accoglienza riservata ai servizi dati è attribuibile ai prezzi ritenuti troppo alti e poco trasparenti dai consumatori.
Facendo il paragone con la banda larga fissa, infatti, appare evidente che il vero decollo è avvenuto soltanto dopo l’introduzione di tariffe flat-rate fissate intorno ai 25 euro.
Gli operatori mobili finora sono stati restii ad adottare i modelli flat, ma secondo l’analista Devine Kofiloto, devono muoversi in questa direzione “se aspirano a eguagliare i volumi di traffico dati del fisso” e devono anche imparare a “riconoscere i fattori alla base della crescita impressionante della banda larga fissa”.
È chiaro infatti che gli operatori mobili tendono a giustificare l’alto costo del servizio con la scusa del cosiddetto ‘mobile premium’.
Nel segmento voce, il valore aggiunto della mobilità ha permesso per anni agli operatori di mantenere le tariffe mobili a un livello molto più alto di quelle fisse, ma l’ulteriore crescita della competizione aumenterà anche la pressione sui prezzi e la differenza tra le tariffe fisse e quelle mobili sarà sempre minore.
Per questo, ha aggiunto Kofiloto, “gli operatori mobili cercheranno di sfruttare il più possibile il valore aggiunto della mobilità dell’HSDPA rispetto alla linea fissa e al Wi-Fi”.
Un atteggiamento che potrebbe pagare sul breve periodo ma rivelarsi un boomerang per la riuscita della tecnologia a lungo termine.