Italia
3 Italia (H3G) ha informato d’aver completato, attraverso la controllata 3Lettronica Industriale, la copertura radiotelevisiva del 75,5% della popolazione italiana, in parte in tecnica analogica, in parte in tecnica digitale DVB (DVB-T e DVB-H).
La digitalizzazione totale dell’intera rete composta a oggi da oltre 150 siti già funzionanti verrà completata per il lancio dei servizi DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld) di 3 Italia previsto a giugno in occasione del Mondiale FIFA 2006 che sarà trasmesso da La3 in esclusiva sui videofonini 3.
3 Italia diventa così la prima “Mobile Media Company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà.
Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, ha ricordato che “Le rivoluzioni più importanti nel settore televisivo fino ad oggi avevano riguardato la moltiplicazione dei soggetti emittenti, e in definitiva la transizione dalla ‘televisione’ alle ‘televisioni’. Col DVB-H, per la prima volta, si moltiplicano anche le modalità di fruizione dei contenuti televisivi, grazie a caratteristiche intrinseche della mobile Tv come l’essere “anytime, anywhere”, personale e facilmente interattiva”.
L’Ad ha sottolineato “Il mercato della Tv mobile è stimato valere 1,5 miliardi nel 2009 nel mondo, in Italia si prevedono 7 milioni di clienti attivi e un fatturato di 3 miliardi nel 2011“ .
“Per raggiungere – ha detto Novari – un mercato potenziale di 50 milioni di utenti, con una copertura iniziale del 70% della popolazione, e modalità di fruizione dei contenuti televisivi unici rispetto alla televisione tradizionale”.
“Pensiamo che tutti passeranno da un normale telefonino a un telefono-Tv. Che poi succeda in due, tre, cinque o sette anni dipende dalla bravura nostra e degli altri operatori“.
La società prevede di arrivare nel 2006 a circa 500 mila abbonati al nuovo servizio, che verrà offerto con pacchetti a un costo non ancora definito, mentre i terminali avranno lo stesso prezzo di quelli attuali.
La3, che punta a iniziare le trasmissioni a giugno, partirà con un bouquet di 15 canali, 4 dei quali forniti da Sky Italia all’interno di un ricco palinsesto pensato appositamente per 3 Italia (Sky Cinema, Sky Sport, Sky Vivo e Sky TG24), 1 canale Mediaset con il meglio di Canale5, Rete4 e Italia1 e il canale “all cartoon” Boing. Ad essi si dovrebbero aggiungere a breve i 3 canali della Rai (attualmente in fase di negoziazione), oltre ad un canale musicale in via di definizione.
Tra gli altri contenuti premium che i clienti di La3 potranno godersi, un ruolo di primo piano lo avranno le partite del campionato di calcio di serie A in portafoglio a Mediaset per le 3 stagioni dal 2006 al 2009, più un’opzione per la stagione 2009-2010, oltre al MotoGP. A titolo esemplificativo, le squadre per la stagione 2006-2007 saranno Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Sampdoria, Messina, Livorno, Siena e Treviso.
Il bouquet sarà completato dal canale gratuito La3 Live , che avrà la funzione di illustrare in diretta la programmazione dei vari canali e dei contenuti della piattaforma La3 e di ospitare Media Shopping, il canale di televendite che potrà testare le potenzialità del commercio interattivo in mobilità nel nostro Paese, cui si aggiungono i 3 canali autoprodotti ( La3 Star , La3 Sport e La3 Show ) e un ulteriore canale in via di definizione.
Altri 5 canali, per un totale di 20, saranno disponibili entro la fine dell’anno e potranno essere utilizzati anche per dare vita a canali di servizio, a beneficio dei cittadini, della pubblica amministrazione e delle minoranza linguistiche.
3 Italia, dopo essere diventata la prima e unica “mobile media company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà grazie all’acquisto di Canale 7, pone oggi le basi per la creazione di un ricco bouquet di canali da fruire in mobilità, con un occhio a un mercato da 300 milioni di utenti nel mondo entro il 2006 (fonte Nokia), con 7 milioni di clienti attivi e un fatturato di 3 miliardi di euro in Italia al 2011 (fonte: consultazione pubblica Ministero delle Comunicazioni).
Un business che per il gruppo significa investimenti per 220 milioni di euro per l’avvenuta acquisizione di Canale 7, 50 milioni di euro l’anno per i contenuti e circa 5-10 milioni di euro l’anno per la comunicazione.