Mobile Tv: grande successo per i primi test. Adesso si attende l’assegnazione delle frequenze

di Raffaella Natale |

Francia


Mobile Tv

Presentati al governo francese i risultati delle sperimentazioni condotte sulla Mobile Tv. Mentre gli operatori tlc e i broadcaster attendono che il Consiglio superiore dell’audiovisivo assegni le frequenze, il ministero francese dell’industria ha avuto modo di vedere i risultati dei primi test, che sono apparsi veramente entusiasmanti.

Grande soddisfazione soprattutto da parte degli operatori telecom, fornitori di infrastrutture, e gruppi televisivi che stanno sperimentando la Tv in mobilità utilizzando la tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld) o T-DMB (Terrestrial – Digital Multimedia Broadcasting). Resta tuttavia da capire quando e come  la Mobile Tv diverrà uno strumento di largo consumo.

 

CanalPlus, partner di SFR, Nokia e Towercast, che testa il servizio su 500 utenti, è convinta della potenzialità di questo nuovo servizio. In termini di apprezzamento, il 73% degli utenti si dichiara abbastanza soddisfatto in termini di qualità e di ergonomicità dei dispositivi.

Riguardo al pagamento dei servizi, il 68% degli utenti intervistati ha dichiarato d’essere disponibile a sottoscrivere un abbonamento da 7 euro, corrispondente alla formula del test: l’accesso a 14 canali televisivi e a 4 stazioni radio.

Per il resto, la sperimentazione ha permesso d’osservare che la durata media d’uso quotidiano della Mobile TV è di 20 minuti. Ci sono tre momenti di maggiore uso: la mattina (dalle 9 alle 10), il pomeriggio (dalle 13 alle 14) e la sera (dalle 20 alle 22). I programmi più seguiti sono di musica, informazione, intrattenimento, sport, documentari e cinema.

 

La stessa soddisfazione arriva dal secondo gruppo di sperimentazione, che riunisce Orange, TF1 Group, Bouygues e M6.

“L’84% degli utenti intervistati ritengono che la telefonia mobile sia un mezzo adatto per la televisione, e il 50% la guarda tutti i giorni“, spiega un portavoce.

 

Tuttavia i problemi ci sono e riguardano soprattutto la copertura. Mentre la ricezione resta ottima all’aperto, non può dirsi la stessa cosa per l’interno degli edifici, dove ci sono ancora molte difficoltà di trasmissione del segnale. Da qui la necessità di rafforzare le reti e migliorare le tecnologie.

In ogni caso, al di là delle difficoltà, la Mobile Tv si è rivelata una grossa opportunità per gli operatori tlc, alle prese con la crisi dei ricavi legati ai servizi voce.

“Dopo un anno, la Tv su cellulare vive una partenza spettacolare“, sottolinea il presidente di Orange, Didier Quillot. L’operatore mobile assicura che su 1 milione di clienti abbonati al 3G, 350.000 sono telespettatori attivi.

 

Al momento la Mobile Tv passa sulle reti UMTS e non può avere una diffusione di massa. Le industrie attendono che vengano liberalizzare le frequenze analogiche, come hanno dichiarato davanti al Ministro dell’Industria, François Loos, il Ministro della Cultura e delle Comunicazioni, Renaud Donnedieu de Vabres, e davanti al presidente del Consiglio superiore dell’audiovisivo Dominique Baudis.

 

TDF ha condotto una propria Ricerca che dimostra la possibilità di sviluppare una rete su standard DVB-H, il più utilizzato in Europa, nei 14-15 agglomerati che ha testato.

Davanti alle richieste degli operatori, Dominique Baudis ha snocciolato una lista di problemi da gestire, che lascia pensare che queste frequenze non verranno rilasciate in tempi rapidi.

Bisogna inoltre ricordare, come ha evidenziato il presidente del CSA, che il governo non ha ancora scelto lo standard di trasmissione. Anche se il DVB-H sembra essere il favorito, in realtà c’è anche chi, come Bouygues Telecom, sta utilizzando  la tecnologia T-DMB molto diffusa in Corea.

 

Infine, per avere la massima copertura, sarà necessario aspettare lo spegnimento del segnale analogico, che alleggerirà lo spettro. Il CSA sta cercando di determinare le frequenze disponibili.

Dominique Baudis ha parlato anche della possibile creazione di una rete, la M7 Mobile. A livello giuridico, “la legge non consente di attribuire le risorse”, anche se sono previsti per il prossimo autunno delle modifiche alle disposizioni normative. Come per il piccolo schermo, un dispositivo di controllo dei programmi deve essere messo in atto. Infine, i modelli economici dovranno essere definiti.

 

Di fronte a questi ostacoli, il governo ha dimostrato la grande volontà di risolverli per il lancio della Mobile Tv che, come sottolinea il Ministro Loos, “deve essere un successo industriale“.

Naturalmente il successo della Mobile Tv dipenderà dallo sviluppo della Tv digitale terrestre (TDT), quindi dalla liberalizzazione delle frequenze analogiche.

Inoltre, il prossimo mese d’aprile, il governo è chiamato a pronunciarsi su un progetto di trasmissione della Mobile Tv, presentato da Alcatel, che unisce il satellite e il digitale terrestre.

Al momento non è stata tuttavia fissata una calendarizzazione. Nell’attesa, è possibile che le sperimentazioni siano prorogate fino al prossimo giugno.

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