Italia
“E’ chiaro che ci sono punti di contatto. Non significa che non si possa fermare a un rapporto fornitore-cliente”. Con queste parole il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha chiarito quanto apparso su un’inchiesta de Il Sole 24 Ore che parlava di una possibile partnership fra la società televisiva e Telecom Italia.
Confalonieri ha aggiunto “Oltre a questo mi sembra non si debba andare. Almeno in questo momento i nostri rapporti sono questi”.
Queste, quindi, allo stato attuale le relazioni industriali tra Mediaset e la società di Marco Tronchetti Provera.
Le sinergie tra il primo gruppo telefonico italiano e il primo operatore televisivo privato sono analizzate da una inchiesta de Il Sole 24 Ore sugli equilibri dei nuovi media, che evidenzia come Telecom utilizzi i contenuti e la rete televisiva di Mediaset, la quale, a sua volta, impiega la rete e i servizi di Telecom.
Telecom e Mediaset, due operatori concorrenti, le cui strategie “lentamente si incastrano come in un puzzle“, si legge nell’articolo.
Gestiscono piattaforme Tv differenti, il cavo e il digitale terrestre, ma una vera competizione tra loro – scrive il quotidiano – non è ancora scattata: sulle regole per le frequenze digitali, su cui viaggia sia la Tv sia la telefonia, per ora la pensano allo stesso modo.
Adesso tutti attendono l’Investor day della prossima settimana, fissato per mercoledì 8 marzo, quando Telecom Italia incontrerà la comunità finanziaria per tracciare un bilancio del 2005 e illustrare le strategie per il futuro.
Dopo l’incorporazione di Tim e lo sfruttamento delle sinergie tra fisso e mobile, gli analisti guarderanno ai movimenti nell’azionariato in vista del riassetto in corso della controllante Olimpia, e alle strategie internazionali, dove Telecom Italia non ha ancora un ruolo ben definito.
Ma i dati parlano chiaro, se Telecom vuole rimanere forte sul mercato, deve sposare
Il gruppo tlc ha già previsto grossi investimenti per rafforzare la propria rete a banda larga, che permetterà di portare la Tv nelle case degli italiani attraverso i collegamenti Adsl. E sono ben 8 milioni le case che Telecom potrà raggiungere con
Altro business da incrementare è quello dei contenuti, del video on demand, e della payTv, strettamente collegati allo sviluppo delle potenzialità dei collegamenti Internet.
Stando ai dati di Italmedia Consulting, il mercato europeo dei contenuti on demand dovrebbe arrivare a 1,9 miliardi di euro.
Non a caso tra alcuni giorni la società presenterà la nuova offerta a 20 megabit, che potrebbe fare dell’IPTV un mercato di massa, come giustamente scrive Il Sole, e una vera alternativa alla Tv digitale terrestre.
Ma il potenziamento della rete a banda larga è solo il primo passo verso un obiettivo più grande, quello della Tv ad alta definizione, che per il 2010 dovrebbe essere presente in 33 milioni di case europee (Fonte: Euroconsult).
E il rapporto con Mediaset?
Sicuramente il DVB-H ha messo uno accanto all’altro i due gruppi, avviando la convergenza dei due mercati, quello televisivo e quello delle telecomunicazioni. La società di Cologno Monzese ci mette frequenze e contenuti; Telecom Italia aggiunge parte della rete, i servizi di fatturazione e il canale di ritorno.
Tutto qui? Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato “Le nostre strade sono destinate a incontrarsi, l’evoluzione della tecnologia e del mercato ci porterà a essere in competizione”.
Dobbiamo crederci?