Italia
Lo scontro più atteso dagli italiani? Sicuramente quello tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Ebbene sì, tutti stanno aspettando il momento in cui il cavaliere si confronterà in diretta Tv con il professore e faranno scintille.
La Commissione di Vigilanza Rai ha adottato le proprie regole per la campagna elettorale a pieno regime, che prevedono cinque faccia a faccia su Raiuno in prima serata: due tra Berlusconi e Prodi, gli altri tre tra i leader delle forze politiche in campo.
E intanto anche le altre emittenti Tv rivendicano il proprio spazio. “Siamo pronti a ospitare il confronto televisivo tra i due leader delle coalizioni, mettendo a loro disposizione un campo neutro per lo svolgimento del dibattito”. E’ la proposta avanzata alle forze politiche da Tullio Camiglieri, direttore relazioni istituzionali di Sky Italia.
La payTv italiana offrirebbe naturalmente il proprio segnale a qualsiasi emittente ne facesse richiesta, in Italia e all’estero, per assicurare la più ampia visibilità del confronto.
Il “campo neutro” proposto da Sky è SkyTg24: “Si tratta di un canale che ha fatto dell’imparzialità e dell’equidistanza la propria bandiera” e che per la conduzione dell’incontro candiderebbe Maria Latella, “una giornalista apprezzata per l’equilibrio e la professionalità dimostrata in questi anni, che ha già avuto modo di ospitare, nel suo spazio di approfondimento, i leader di entrambi gli schieramenti”.
Come spiega una nota della piattaforma digitale, il dibattito diffuso da Sky garantirebbe inoltre ai due leader un’ampia copertura anche al di fuori del territorio italiano.
“L’atteso faccia a faccia tra Prodi e Berlusconi – spiega Camiglieri – è evidentemente un avvenimento di interesse nazionale e internazionale: quest’anno, infatti, voteranno anche gli italiani all’estero e SkyTg24 è già visibile negli Stati Uniti e in Canada. L’evento potrebbe quindi essere agevolmente ripreso anche dalle maggiori emittenti internazionali”.
Quanto ai dettagli, “siamo ovviamente disponibili – dice Camiglieri – a discuterne con i due leader, garantendo loro parità di trattamento e obbiettività”.