Italia
Contro la pedopornografia online scende in campo anche Microsoft, che ha siglato un’alleanza con Telefono Azzurro per rendere la navigazione più sicura.
Sempre più minori navigano in Rete senza alcun controllo da parte dei genitori, correndo il rischio di incorrere in materiali inadatti alla loro età o di incontrare persone con pochi scrupoli pronte a tendere loro trappole di tipo sessuale.
L’accordo appena stipulato prevede l’utilizzo delle tecnologie e delle competenze di Microsoft Italia per avviare un nuovo call center Telefono Azzurro a Palermo, nell’ambito del progetto Servizio Emergenza Infanzia 114. ‘Questo impianto tecnologico – ha spiegato il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo – ci permette di rispondere a migliaia di telefonate, e di decentrarle nelle nostre sedi regionali per una maggiore efficienza di risposta. Per noi è importante essere presenti con professionalità nelle situazioni di emergenza, sia con l’adulto che con il bambino, nella maniera più capillare e rapida possibile”.
Partito sperimentalmente nel 2004 nelle tre province di Milano, Palermo e Treviso, il 114 – gestito da telefono Azzurro e promosso dai Ministeri delle Comunicazioni, del Lavoro e delle Politiche Sociali e per le Pari Opportunità all’interno di Progetto Italia, con il sostegno di Telecom Italia – ha gestito da allora oltre 950 casi (il 25% dei quali segnalazioni di disagio di minori stranieri), attivando una rete d’intervento che ha coinvolto istituzioni, servizi sociali, forze dell’ordine, scuole, procure e tribunali.
Oltre a donare le tecnologie software per sostenere il progetto, Microsoft Italia integrerà il sito www.114.it con le altre piattaforme istituzionali, per rendere più veloce ed efficiente la raccolta di dati e informazioni che arrivano agli operatori del call center, e consentire quindi un intervento tempestivo in caso di atti pedopornografici.
Il gruppo offrirà inoltre a Telefono Azzurro maggiore visibilità sul proprio portale www.msn.it, che ogni mese raccoglie milioni di visitatori, per rendere il servizio di tutela dei minori ancora più accessibile agli utenti.
‘Dobbiamo ricordarci – ha spiegato Elvira D’Amato, vice questore aggiunto della Polizia Postale – che la rete non ha confini, e quindi non possiamo basarci solo sulla legislazione italiana per perseguire i pedofili. Bisogna coinvolgere tutti gli attori della scena internazionale, unire le forze e non disperderle. Solo così è possibile contrastare questa forma di cybercrimine”.
Nei suoi due anni di attività, il
Sul totale delle chiamate ricevute emerge che un bambino su due è coinvolto in situazioni di abuso (fisico, sessuale, psicologico), disagio e maltrattamento (lavoro minorile, fuga da casa, tentativi di suicidio, sottrazione di minore, violenza domestica, prostituzione, sfruttamento).
Autori sono spesso gli stessi genitori (42% madri, 38% padri) mentre le vittime sono principalmente i bambini più piccoli (60% fino a 10 anni). Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini e adolescenti italiani (75%) anche se il Servizio 114 ha gestito una percentuale significativa di casi riguardanti bambini e adolescenti stranieri (25%): un dato preoccupante, che mette in luce una nuova emergenza, quella legata ai minori stranieri, un fenomeno ancora sommerso su cui si sta lavorando.
Solo nel 9,8% dei casi le segnalazioni sono effettuate direttamente da bambini e adolescenti.