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Quindici tra i maggiori operatori mobili mondiali stanno lavorando per aumentare la popolarità e l’interoperabilità dei servizi di Instant messaging, considerati una delle prossime killer application del settore.
China Mobile, Orange, Telefonica, TeliaSonera, TIM, T-Mobile, Turkcell, Vodafone, Aircel, Bharti, BSNL, Hutchison Essar, Idea, MTNL e Spice stanno preparando il roll out di servizi IM compatibili con i principi fissati dalla GSMA nell’iniziativa “Personal IM”: facilità d’uso, sicurezza, affidabilità, interoperabilità e trasparenza dei costi.
I 15 operatori – che insieme contano circa 700 milioni di utenti – hanno anche firmato 32 lettere d’intenti, aprendo la strada ad accordi bilaterali di interoperabilità che permetteranno agli utenti di scambiarsi messaggi senza problemi di incompatibilità di rete.
Nessuno degli operatori coinvolti nell’iniziativa sembra abbia al momento siglato accordi con player IM che operano sul Web, come AOL, Msn o Yahoo!, anche se sono state avviate delle discussioni.
I servizi di messaggeria istantanea su Internet hanno riscosso un enorme successo, tanto che trasportarli sul telefonino sembra un’evoluzione naturale.
Restano però ancora da valutare molte incognite, non ultima la questione del costo del servizio, sulla quale nessuno al momento si è sbilanciato.
“L’ instant messaging – e la sua versione mobile – rispetta la natura personale dei telefonini e rappresenta un’evoluzione interessante per i servizi testuali già affermati come gli sms”, ha spiegato il chairman della GSMA Craig Ehrlich.
“Grazie a questa campagna coordinata, oltre 700 milioni di utenti mobili potranno avere accesso a servizi IM intuitivi, sicuri e interoperabili”, ha aggiunto il Ceo dell’associazione, Rob Conway, sottolineando che gli utenti “pagheranno soltanto per inviare messaggi, non per riceverli, il ché permette di controllare agevolmente le spese”.
“Dopo l’enorme successo dei messaggi di testo, Telecom Italia sta guardando all’evoluzione di questi servizi e sviluppando un’offerta integrata di alta qualità”, ha spiegato l’ad di Telecom Italia Riccardo Ruggiero, secondo cui l’IM costituisce un’importante transizione verso i servizi mobili IP, che sono parte integrante della convergenza fisso-mobile.
“E’ importante – ha aggiunto Ruggiero – fissare chiare guidelines dall’inizio, così da supportare in pieno i principi stabiliti dalla GSMA”.
Alla domanda su quale fosse la motivazione della tariffazione di un servizio che sul Web è gratuito, il Ceo di Vodafone, Arun Sarin, ha risposto che “la spiegazione sta nel valore per gli utenti di rendere il servizio accessibile anche in mobilità”.