TDT e pluralismo: Rai e Mediaset chiedono al Tar Lazio i verbali dell’Agcom

di Raffaella Natale |

Italia


Pier Silvio Berlusconi

Rai e Mediaset hanno chiesto al Tar del Lazio di avere dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni tutti i verbali delle sedute della stessa Authority che hanno portato all’approvazione della delibera sulla tutela del pluralismo. La richiesta è stata avanzata ai giudici della II sezione del Tar dai legali di Rai, Rti e Publitalia ’80 (gruppo Mediaset) nel quadro del ricorso delle società contro la delibera contenente “interventi a tutela del pluralismo”.

 

I giudici si sono riservati di decidere con una ordinanza collegiale e hanno rinviato la discussione di merito del ricorso a una udienza che sarà prossimamente fissata. Questo, anche perché la competenza a decidere su materie del tipo di quella oggetto di questo ricorso per il 2006, è stata assegnata a una diversa sezione dello stesso tribunale amministrativo.

 

Oggetto del ricorso sono le nuove regole per il digitale terrestre con le quali l’Authority, a conclusione di una istruttoria sul settore delle Tv e sulle relative fonti di finanziamento nel 2004, alla luce della cosiddetta legge Gasparri, ha fissato le modalità di comportamento per evitare di creare una situazione di duopolio nell’ambito pubblicitario anche nel nuovo sistema televisivo. In particolare, l’Autorità, varò all’unanimità le cosiddette “7 misure correttive” per riequilibrare il mercato televisivo ed “evitare” che la ritenuta esistente caratterizzazione strutturale di tipo duopolistica di Rai-Mediaset potesse trasferirsi anche al nuovo sistema del digitale terrestre.

 

Proprio in merito al rischio di posizioni dominanti nel digitale, Pier Silvio Berlusconi ha commentato che la situazione del mercato televisivo italiano si presenta altamente competitiva e “oggi chi vuol fare televisione può farla”.

La Ue “ha fatto solo alcune domande” in merito alla Legge Gasparri per evitare che da un duopolio analogico si passi a un duopolio digitale e, comunque, prosegue Berlusconi, “non è che a noi le frequenze sono state assegnate per volontà divina, e nemmeno le abbiamo  mai occupate. Le abbiamo sempre comprate e ai prezzi di mercato”. Ora, afferma il vicepresidente di Mediaset, “di sicuro non si possono cambiare le carte in tavola mentre si gioca. I criteri di assegnazione delle frequenze sono stati stabiliti anni e anni fa, su questi Mediaset ha costruito il proprio lavoro. Ma la concorrenza c’è, sempre più forte: c’è la Rai, ma c’è anche Sky e poi le compagnie telefoniche”.

 

Berlusconi Jr ha tenuto a sottolineare quanto Mediaset sia attenta alle nuove possibilità tecnologiche, come il DVB-H (Digital Video Broadcasting- Handheld), tecnologia di trasmissione Tv sui cellulari, per il quale “dovremmo partire molto presto – ha spiegato Pier Silvio Berlusconi – entro l’estate, con la sperimentazione insieme a Vodafone e Wind. Oppure il video on demand, che potrebbe essere una possibilità molto interessante”.

 

Per quanto riguarda, invece, le anticipazioni di stampa relative all’accordo con il Messina sui diritti calcistici, Mediaset ha voluto precisare che è già in essere dal 2005 un contratto triennale in scadenza nel 2007 sui diritti del digitale terrestre. Pertanto per il prossimo campionato 2006/2007 i rapporti tra Mediaset e la società siciliana sono già contrattualizzati e non prevedono ulteriori esborsi.

In questi giorni si è negoziata, ha detto, la proroga del contratto in essere anche per la stagione 2007-2008. Infine, si sta chiudendo un nuovo contratto biennale (stagioni 2008/2009 e 2009/2010) per la cessione in esclusiva a Mediaset dei diritti del Messina per tutte le piattaforme: digitale terrestre, satellite, cavo, Adsl e DVB-H per la Tv mobile.

La società ha fatto sapere “Non appena il contratto sarà perfezionato ed effettivamente firmato ne daremo notizia ufficiale”.

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