L’ICT in soccorso degli automobilisti. La Ue lancia l’iniziativa ‘automobile intelligente’

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Unione Europea


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Con l’aiuto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione si stanno compiendo progressi verso l’obiettivo fissato dall’UE di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2010, anche se ogni anno sulle strade dell’UE si registrano 1,4 milioni di incidenti e 40.000 vittime.

 

Le tecnologie che impediscono i tamponamenti potrebbero evitare 4.000 incidenti all’anno in tutta l’UE se solo il 3% delle automobili ne fosse dotato entro il 2010, mentre quelle che aiutano gli automobilisti a non sbandare o a effettuare un sorpasso potrebbero impedire 1.500 incidenti all’anno se soltanto lo 0,6% delle automobili ne fosse provvisto entro il 2010. E la tecnologia che impedisce i colpi di sonno al volante potrebbe contribuire a evitare il 30% degli scontri mortali in autostrada e il 9% di tutti gli incidenti mortali.

 

È quanto dichiara la Commissione europea nel contesto della nuova strategia, inaugurata in occasione della manifestazione dimostrativa sulle macchine intelligenti (Intelligent Car Demonstration Event), per accelerare la diffusione di tecnologie più intelligenti, sicure e pulite fra gli automobilisti.

 

“Le automobili intelligenti possono aiutare a risolvere i principali problemi del trasporto stradale: la sicurezza, la congestione del traffico e il consumo di energia”, ha commentato Viviane Reding, Commissario Ue responsabile della società dell’informazione e dei media. “Non si può tuttavia pensare che i cittadini e i responsabili delle decisioni politiche investano nelle tecnologie per rendere più sicure le auto o che le promuovano se i vantaggi non sono chiari. Per questo motivo chiedo che a livello dell’industria e delle decisioni politiche si compiano sforzi maggiori per sviluppare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione con l’obiettivo di rendere “intelligenti” tutti i veicoli costruiti in Europa”.

 

I sistemi “intelligenti” possono aiutare i conducenti a evitare gli incidenti e anche chiamare automaticamente i servizi di soccorso in caso di scontro. Possono essere utilizzati anche nei sistemi elettronici di gestione del traffico o per ottimizzare il rendimento del motore, migliorando così l’efficienza energetica e riducendo l’inquinamento.

 

Le ricerche attuali indicano che l’errore umano è all’origine di quasi il 93% degli incidenti, una percentuale che equivale a circa 200 miliardi di euro o al 2% del PIL dell’UE. Oggi la congestione del traffico interessa il 10% della rete stradale e costa 50 miliardi di euro all’anno, ovvero lo 0,5% del PIL dell’UE – e le ricerche mostrano che fino al 50% del consumo di carburante è dovuto alla congestione del traffico o a tecniche di guida inadatte.

 

Si tratta di problemi che possono essere risolti mediante le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma la loro diffusione è ancora troppo lenta.

 

Più di 20 anni dopo l’introduzione dei sistemi che impediscono il blocco delle ruote durante la frenata (ABS) alcune automobili non ne sono ancora provviste.

I sistemi con programma elettronico di stabilità (ESP), che migliorano il controllo del conducente su fondo stradale scivoloso distribuendo la potenza o lo sforzo di frenata alle ruote che ne hanno maggiormente bisogno, hanno impiegato 10 anni per ottenere una penetrazione di mercato soltanto del 40%. Questi sistemi e altri ancora più moderni, come l’assistenza alla frenata, il segnale di sbandamento, il dispositivo che permette di evitare gli scontri e la protezione attiva dei pedoni basati su operazioni di rilevamento e allarme, devono diffondersi più rapidamente ed essere installati quanto prima su tutti i modelli, da quelli di lusso a quelli meno costosi.

 

L’iniziativa “Automobile intelligente” della Commissione – che fa parte della strategia comunitaria i2010 – risponderà all’esigenza di una più ampia diffusione delle nuove tecnologie per rendere le automobili più sicure, pulite ed efficienti.

 

L’iniziativa si pone tre obiettivi:

  • coordinare gli sforzi delle parti interessate, dei cittadini, degli Stati membri e dell’industria per accelerare lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie;

  • sostenere le attività di ricerca e sviluppo a favore di veicoli più intelligenti, puliti e sicuri, con finanziamenti stanziati nell’ambito del 7° programma quadro di ricerca dell’UE (7° PQ) e agevolare la diffusione e l’uso dei risultati della ricerca. Sarà effettuata una serie di prove operative sul campo per valutare in condizioni reali l’impatto dei sistemi eSafety sul comportamento del conducente e sulle dinamiche di guida (il consiglio consultivo europeo incaricato della ricerca nel settore del trasporto stradale – ERTRAC – sostiene pienamente le priorità della ricerca comunitaria sui veicoli intelligenti);

  • far conoscere i vantaggi delle tecnologie e-safety per incentivare i conducenti a richiederle. A tal fine, saranno organizzate periodicamente azioni dimostrative delle tecnologie in questione e saranno trasmessi appositi programmi televisivi. (a.t.)

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