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Silvio Scaglia, presidente di Fastweb, non cederà la propria quota di controllo della società (25%). E’ quanto ha dichiarato lui stesso in una conference call spiegando che intende “partecipare alla fase di creazione di valore per tutti gli azionisti”. Per questo, ha specificato, rispondendo alla domanda di un analista, “non c’era bisogno di un accordo di lock-up sulla mia quota”.
“Non ho alcuna urgenza di fare cassa”, ha aggiunto il presidente, anche se in un secondo momento ha precisato che la propria quota “non è per l’eternità“.
“Non ho mai detto che Fastweb sarebbe stata un’azienda per i miei figli”.
Chiarendo la decisione presa la scorsa settimana dal Consiglio d’amministrazione di mantenere l’attuale assetto azionario, Scaglia ha dichiarato: “Abbiamo valutato che l’opzione ‘stand alone’ è quella in grado di creare più valore, anche perché vogliamo continuare a crescere in modo aggressivo nel futuro”.
Il presidente di Fastweb ha inoltre evidenziato che la priorità della società “resta la crescita”, aggiungendo che dopo l’ottimizzazione della struttura finanziaria, con la decisione di distribuire 300 milioni di euro di riserve disponibili, rimane comunque garantita la flessibilità finanziaria.
Il 16 febbraio scorso, infatti, il Cda di Fastweb, ha deciso di proporre all’Assemblea, in programma il 27-28 aprile prossimi, la distribuzione di riserve disponibili per 300 milioni di euro.
Illustrando la decisione di ottimizzare la struttura finanziaria, Scaglia ha sottolineato “la decisione di non compromette la flessibilità finanziaria, con un rapporto debito/Ebitda che si mantiene poco sopra quota 2 e che lascia spazio per perseguire nuovi progetti di sviluppo e, auspicabilmente, per pagare nuovi dividendi”.
Scaglia ha detto, infatti, che c’è spazio per un’eventuale incremento del dividendo di Fastweb nei prossimi anni.
“Ci potrebbe essere spazio per un payout superiore, ma non è ancora stato deciso nulla dal board che si è limitato a decidere la distribuzione di 300 milioni per quest’anno”, ha spiegato Scaglia dicendosi convinto che la società con la generazione di cassa Fastweb potrà continuare a pagare una cedola agli azionisti.
Il presidente, in particolare, ha legato questa sua aspettativa alla fiducia nel raggiungimento degli “obiettivi ambiziosi” per quest’anno che prevedono, tra le altre cose, il raggiungimento del breakeven a livello di cassa “nella seconda metà dell’anno“.
La scorsa settimana Fastweb ha stimato a budget per il 2006 una crescita del fatturato attorno al 30%, con un margine operativo lordo visto crescere di oltre il 40%.
Questi tassi di crescita aggressivi, ha detto Scaglia, sono attesi “non solo per il
Tornando a spiegare l’esito della revisione strategica della società svolta con la consulenza di Deutsche Bank, Scaglia ha spiegato che “il premio offerto dai potenziali acquirenti non era molto al di sopra dell’attuale valutazione del mercato, ma i prezzi attuali sono sostanzialmente al di sotto del valore potenziale dell’azienda”. La convinzione di Scaglia è che nella società ci sia “molto più valore di quello espresso attualmente dal mercato” e che “il sistema migliore per liberare questo valore sia lasciar parlare i fatti”.