Italia
Rinviata all’11 aprile, dopo che si saranno tenute le elezioni politiche, l’udienza preliminare dell’inchiesta principale sulla compravendita dei diritti Tv Mediaset, che vede indagate 14 persone, fra le quali il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della società televisiva Fedele Confalonieri, l’avvocato inglese David Mills, indagato anche per falsa testimonianza.
Tra le ipotesi di reato, a vario titolo e per i diversi indagati, ci sono falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita, riciclaggio e ricettazione.
Proprio ieri Berlusconi ha ricevuto anche un avviso di garanzia anche per l’ipotesi di reato di concorso in corruzione per la chiusura indagini in uno stralcio di inchiesta sulla compravendita dei diritti Tv Mediaset.
A riguardo il presidente del Consiglio non ha voluto rilasciare alcun commento, “Su questo non dico niente, per il resto parlerò al momento opportuno”, ha dichiarato Berlusconi.
Nel filone principale dell’inchiesta Mediaset, già in fase di udienza preliminare, entrano anche le carte relative all’indagine parallela a carico di Silvio Berlusconi e dell’avvocato David Mills. Nella documentazione trasmessa oggi dai Pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale al gip Fabio Paparella, figurano anche il verbale di interrogatorio del legale inglese del 18 luglio 2004, il verbale di presentazione spontanea sempre di Mills del 7 novembre 2004 oltre che il provvedimento di stralcio del 18 febbraio 2005. Il tutto all’indomani dell’avviso di fine indagini disposto dalla Procura di Milano proprio per quest’ultimo filone processuale che vede coinvolti direttamente il premier e il legale britannico.
Secondo la Procura di Milano Berlusconi avrebbe “comprato” con 400mila sterline le testimonianze dell’avvocato inglese in due processi, quello per le presunte tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza e quello denominato All Iberian.
Il rinvio si è reso necessario in quanto la Procura di Milano ha depositato della nuova documentazione. Si tratta dei documenti acquisiti mediante rogatoria in Inghilterra. Questa documentazione è ora stata acquisita nel troncone principale dell’inchiesta e, pertanto, si è reso necessario il rinvio dell’udienza preliminare.
Nel frattempo, per evitare di interferire con la campagna elettorale, il gup ha deciso di rinviare l’udienza al “dopo elezioni” ossia al prossimo 11 aprile.
Una decisione che non lascia soddisfatto il legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini.
“Per me sarebbe stato meglio chiudere il processo prima delle elezioni con un’assoluzione”, ha detto l’avvocato al termine dell’udienza preliminare odierna. Quanto alle carte depositate oggi dai rappresentanti della pubblica accusa, il legale ha sottolineato che si tratta di “carte coperte da segreto d’ufficio. Ma anche questa volta – ha concluso – alcune di queste carte saranno pubblicate dai giornali”.
L’inchiesta principale sui diritti tv Mediaset riguarda la compravendita di diritti Tv e cinematografici di società statunitensi per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off-shore nel 1994-99.
La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset, allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri nella disponibilità di Berlusconi.