Italia
A breve i circa due milioni e mezzo di possessori di firma digitale in Italia non saranno più costretti a installare particolari programmi per la verifica dei documenti sottoscritti digitalmente.
Il CNIPA e Adobe Systems Inc. hanno infatti sottoscritto un protocollo d’intesa che riconosce Adobe PDF (Portable Document Format) quale formato valido per la firma digitale, così come definita dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
La sottoscrizione del protocollo è stata apposta da Livio Zoffoli, Presidente del CNIPA e da Giuseppe Verrini, Managing Director Adobe Southern Europe, Middle East & Africa.
Il riconoscimento del formato Adobe PDF quale standard di riferimento per la firma digitale amplia le possibilità di utilizzo e le modalità di fruizione a disposizione degli utenti. Il protocollo d’intesa nasce dal riconoscimento che il formato Adobe PDF possiede i requisiti previsti dall’articolo 12, comma 9, della Deliberazione CNIPA 4/2005, in particolare per quanto concerne la disponibilità pubblica e gratuita sia delle specifiche del formato che di un prodotto di verifica, Adobe Reader, il diffuso visualizzatore di file Adobe PDF.
Il riconoscimento del formato Adobe PDF è stato accolto con favore anche da AssoCertificatori, l’Associazione che raggruppa le principali società iscritte dal CNIPA nell’Elenco pubblico dei Certificatori accreditati, cioè i soggetti in possesso dei maggiori requisiti di qualità e sicurezza previsti dalla normativa di settore.
Adobe PDF è il primo formato ad affiancare il P7M, finora unico formato riconosciuto dal CNIPA che comunque continua a rimanere legalmente valido. I due formati garantiranno un totale livello di interoperabilità delle firme digitali rilasciate in Italia.
“L’accettazione del formato PDF”, ha dichiarato Livio Zoffoli, “come formato che presenta i requisiti di legge per la firma digitale rientra nelle strategie del CNIPA, organismo attuatore delle politiche del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, volte a dare un ulteriore impulso significativo alla diffusione della firma digitale nel nostro Paese, non solo perché questo è uno dei dieci principali obiettivi del Piano per l’eGovernment varato dall’attuale legislatura, ma anche e soprattutto per stimolare, mediante l’innovazione tecnologica, una effettiva semplificazione degli adempimenti che cittadini ed imprese affrontano nei rapporti con la Pubblica amministrazione, centrale e locale”.
“L’Italia è tra i Paesi all’avanguardia nell’adozione di tecnologie per la firma digitale, e il riconoscimento della validità del formato Adobe PDF è essenziale per lo sviluppo di questo processo – ha affermato Shantanu Narayen, President and Chief Operating Officer di Adobe Systems. “Il CNIPA lavora con organizzazioni come Adobe per garantire l’uso efficace e la diffusione di soluzioni di firma digitale che agevolino la gestione elettronica delle procedure, sia per la Pubblica Amministrazione che per i cittadini. Siamo entusiasti dei progressi ottenuti in Italia e allo stesso tempo gratificati dal riconoscimento ricevuto del formato Adobe PDF”.