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Mobile Tv: fioccano le alleanze. Pregi e limiti delle nuove tecnologie, le soluzioni di Alcatel

Europa


Barcellona – Importante alleanza che vede coinvolti due colossi delle tlc con un gigante del mercato informatico, obiettivo: lanciare  la Mobile Tv sul mercato europeo.

BT Group e Microsoft hanno stretto un’alleanza con Richard Branson di Virgin Mobile per offrire al mercato europeo un servizio di Tv digitale su telefonino.

 

Tutte le informazioni sul roll-out del servizo verranno fornite domani, 14 febbraio, in occasione del 3GSM World Congress (Barcellona, 13-16 febbraio 2006), l’evento mondiale più importante dell’anno nell’ambito delle tecnologie mobili.

Virgin Mobile, che è oggetto di una potenziale offerta da 920 milioni di sterline da parte dell’operatore via cavo NTL, sarà pronta a lanciare il servizio televisivo agli abbonati per la metà dell’anno, dopo aver realizzato lo scorso anno una sperimentazione di quattro mesi.

 

L’offerta dovrebbe prevedere almeno 5 emittenti televisive e l’accesso a un vasto numero di stazioni radio. Il servizio è fornito all’ingrosso da BT, operatore britannico di rete fissa, ed è stato sviluppo insieme a Microsoft. Usa la stessa tecnologia di trasmissione digitale lanciata lo scorso anno in Corea.

 

Il successo dell’offerta di BT leverebbe tanti dubbi a tutti quegli operatori mobili che prima di fare investimenti voglio aspettare qualche risultato consolidato sul mercato della TV su cellulare.

Bisogna comunque dire che in Europa i servizi di Mobile Tv sono già ampiamente diffusi da altri player, come Vodafone e Orange per esempio, anche se usano una tecnologia differente basta sulle reti di terza generazione.

 

Le applicazioni Tv hanno bisogno di così tanta capacità, che la presenza di molti utenti in un’area potrebbe compromettere l’accesso alla rete da parte di altri nelle vicinanze.

Virgin Mobile TV, questo il nome del nuovo servizio, si baserà sui network DAB (Digital Audio Broadcast) nazionali.

L’uso delle reti DAB non richiede la presenza di altro spettro per il lancio dei servizi, un ostacolo che invece riguarda le altre tecnologie.

 

Microsoft annuncerà oggi il rilascio di un aggiornamento software che permetterà agli operatori mobili, inclusi Cingular Wireless, Orange, T-Mobile e Vodafone, di supportare un servizio eMail real time in diretta concorrenza con il BlackBerry della società canadese Research in Motion.

 

La Mobile Tv è guardata come una delle tecnologie più promettenti per il futuro dagli operatori telecom, alla ricerca di nuove fonti di guadagno per contrastare l’agguerrita concorrenza sul mercato della trasmissione vocale.

Dall’altra parte, molti player televisivi, come la BBC e BSkyB (British Sky Broadcasting), stanno investendo in questo new medium, con la speranza di contenere alcuni dei problemi, come l’incostanza dell’audience e la frammentarietà delle entrare pubblicitarie.

 

Anche in Italia si susseguono le alleanze strategiche nell’ambito della Mobile Tv. Mediaset è già partita alla grande e, in occasione delle Olimpiadi invernali, Rai e Vodafone Italia hanno annunciato l’avvio della sperimentazione della tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld), che permetterà di vedere la Tv digitale in mobilità. La Rai, che detiene i diritti televisivi in esclusiva delle Olimpiadi Invernali, ha siglato anche un altro importante accordo con Tim, che potrà così trasmettere gli eventi olimpici sui propri telefonini dotati di questa nuova applicazione.

Studi recenti mostrano un forte interesse per questo tipo di servizio da parte del pubblico. Esso dovrebbe includere i principali canali televisivi tradizionali oltre all’offerta di canali tematici, ed essere disponibile in ogni località dove l’utente finale potrebbe aspettarsi di usufruire di servizi in mobilità, in modo equivalente a quanto avviene attualmente con i servizi di telefonia mobile.

 

I servizi di Mobile Video sono già una realtà sulle infrastrutture 2.5G e 3G esistenti, in modalità streaming e downloading. Tuttavia, l’uso inefficiente dello spettro cellulare nel distribuire lo stesso contenuto a molti utenti impedisce lo sviluppo di mercato di massa di tali servizi, in quanto le reti cellulari di 3° generazione non sono ottimizzate per distribuire grandi quantità di dati a un elevato numero di utenti contemporanei, sia dal punto di vista tecnico , quanto economico.

 

Le tecnologie 3G tentano di superare queste limitazioni sviluppando sistemi per il  Multimedia Broadcast and Multicast Service (MBMS) su UMTS che comunque risolvono solo parzialmente le limitazioni dell’UMTS, essendo in grado di fornire un numero alquanto limitato di canali televisivi a cui gli utenti possono avere accesso.

 

Per un utilizzo di massa di un buon numero di canali televisivi su terminali mobili, risulta quindi necessario l’utilizzo di tecnologie e di infrastrutture di broadcasting, che complementano le reti cellulari.

 

Per ovviare questi problemi, l’operatore Alcatel, per esempio, propone soluzioni su due principali famiglie di radio-tecnologie per il broadcasting di contenuti televisivi su dispositivi mobili:

 

Alcatel propone un’evoluzione dello standard DVB-H, denominato DVB-H in S Band. Tale evoluzione rende il DVB-H compatibile con le trasmissioni da satellite, permettendo l’uso del segmento satellite a complemento di una infrastruttura terrestre, che utilizza le stesse frequenze allocate per le trasmissioni satellitari su terminali mobili (2170-2200 MHz).

 

La rete di broadcast sarà integrata con l’infrastruttura cellulare, cosa che consentirà di aumentare il numero di canali televisivi disponibili per completare l’offerta con servizi video on demand (VoD), offrire servizi effettivamente interattivi e facilitare la fatturazione e il controllo degli accessi.

La soluzione ibrida satellite/terrestre di Alcatel permette attraverso il satellite di fornire una copertura completa del territorio nazionale in modo economicamente efficiente ed attraverso una rete terrestre di gap-filler a media e bassa potenza, co-locati con i siti mobili esistenti, permette di fornire coperture  indoor.

 

Il nuovo sistema ibrido proposto integra i vantaggi  della trasmissione broadcast satellitare con i benefici delle specifiche tecnologiche del DVB-H. In particolare, offre l’ottimizzazione del DVB-H per la ricezione del segnale televisivo da parte del terminale, lasciando in stand-by tra gli intervalli di ricezione per minimizzare il consumo delle batterie del dispositivo.

 

E non da ultimo presenta il principale vantaggio di utilizzare bande di frequenze disponibili e non ancora assegnate, superando tutte le difficoltà legate alla disponibilità ed alla gestione delle frequenze UHF.

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