Roaming: tariffe ancora troppo care. Presto nuove leggi a livello comunitario

di Alessandra Talarico |

Europa


Viviane Reding

Nonostante i diversi richiami e le iniziative intraprese a livello europeo, le tariffe di roaming sono ancora irragionevolmente alte.

Una conclusione frustrante, quella a cui è giunta il Commissario europeo ai media e alla società dell’informazione Viviane Reding, che ha preso la questione del roaming internazionale veramente a cuore.

Tanto a cuore da decidere, dopo diversi ammonimenti, di passare all’azione, chiedendo ai suoi collaboratori di cominciare a lavorare a un progetto di regolamentazione del settore, che dovrebbe entrare in vigore dalla seconda metà del 2007.

 

“Le tariffe al dettaglio sul roaming internazionale sono ancora troppo alte, anche se le pressioni competitive potrebbero avere abbassato quelle all’ingrosso”, ha dichiarato la Reding nel corso di un incontro a tenuto a Parigi con le Autorità nazionali del settore.

 

Il nuovo strumento regolatorio non raccomanderà un prezzo ‘ideale’, ma richiederà piuttosto che le tariffe stabilite per il roaming internazionale non superino quelle adottate dagli operatori sui rispettivi mercati nazionali.

Si tratterà, ha spiegato la Reding, di uno strumento per il mercato interno basato sull’art. 95 del Trattato europeo che avrà effetto immediato in tutti i 25 Stati membri e non avrà bisogno di un’ulteriore trasposizione nella legislazione nazionale.

 

Le nuove misure potrebbero includere inoltre la richiesta di rendere le tariffe più trasparenti per i consumatori o di facilitare le autorizzazioni per offerte mobili cross-border e non prevedono l’introduzione di sanzioni per i comportamenti anti-competitivi, regolati da altre leggi e strumenti.

 

Il “roaming internazionale” è la possibilità per gli utenti di telefonia mobile di utilizzare il proprio telefono cellulare all’estero, ossia di effettuare e ricevere chiamate attraverso lo stesso numero telefonico utilizzato nel proprio Paese. Per garantire tale possibilità l’operatore di rete mobile deve stringere accordi di roaming internazionale con gli operatori presenti negli altri paesi.

 

Le nuove misure per calmierare i costi del roaming non arrivano certo come un fulmine a ciel sereno: più volte la Commissione europea ha sollecitato gli operatori a rivedere al ribasso le tariffe e, nell’ottobre del 2005, ha creato un apposito sito web per aiutare i consumatori a destreggiarsi nella selva dei prezzi.  

Il sito, ha dichiarato la Reding, “è stato per molte settimane il più visitato tra quelli della Ue”, ma è anche servito a evidenziare che i prezzi di roaming – quando pubblicati dagli operatori, cosa che non sempre avviene – variano considerevolmente in seno ai 25 Stati membri.

La tariffa più bassa rilevata era di 20 centesimi per una telefonata di quattro minuti fatta nell’ora di punta in Svezia da un telefonino con un contratto finlandese.

Quella più alta è stata quella di 13,09 euro pagati da un utente maltese per una telefonata di quattro minuti fatta in Lettonia.

 

“Queste sono chiare indicazioni che il mercato non funziona”, ha aggiunto la Reding, sottolineando che, alla presentazione del sito aveva fatto chiaramente presente agli operatori di essere pronta a prendere provvedimenti regolamentari se i prezzi non fossero scesi.

 

Maggiori dettagli sulla nuova regolamentazione verranno comunicati ad aprile, parallelamente al lancio della versione aggiornata del sito.

Il testo verrà poi sottoposto alla Commissione, per fare in modo che le nuove regole entrino in vigore il prima possibile.

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