Europa
Il “roaming internazionale” è la possibilità per gli utenti di telefonia mobile di utilizzare il proprio telefono cellulare all’estero, ossia di effettuare e ricevere chiamate attraverso lo stesso numero telefonico che utilizzano in patria. Per garantire tale possibilità l’operatore di rete mobile deve stringere accordi di roaming internazionale con gli operatori presenti negli altri paesi.
Bruxelles è entrata molte volte nel merito della delle tariffe di roaming, troppo alte in tutta Europa e potrebbe presto costringere gli operatori ad abbassare i prezzi con un provvedimento, come richiesto in continuazione anche dalle associazioni europee dei consumatori.
Il tema delle tariffe di roaming sarà infatti al centro del meeting che si terrà a Parigi il prossimo mercoledì, durante il quale Viviane Reding, Commissario europeo per i media e la società dell’Informazione, intende proporre di ricorrere a nuove regole per costringere gli operatori a utilizzare all’estero le stesse tariffe dei mercati domestici.
Il piano della Reding potrebbe però incontrare molte obiezioni, da parte degli altri membri del Parlamento, degli Stati membri e dell’industria tlc.
Un portavoce dell’operatore britannico O2 ha dichiarato che “le tariffe di roaming sono già scese parecchio negli ultimi anni e continueranno a scendere sotto il peso della concorrenza”.
Nel 2000 la Commissione ha avviato un’ampia inchiesta antitrust sui prezzi di roaming al dettaglio e all’ingrosso praticati in Europa e ha inaugurato da poco un nuovo sito web per aiutare i consumatori a ottenere tariffe migliori per l’utilizzo del telefono cellulare all’estero.
L’inchiesta avviata dalla Ue ha portato all’apertura di vari procedimenti antitrust, che poggiano sulle disposizioni del trattato CE in materia di sfruttamento abusivo di posizione dominante (articolo 82), contro gli operatori mobili di Germania e Regno Unito accusati di praticare tariffe di roaming internazionale all’ingrosso eccessive.
Tali procedimenti, ancora in corso, hanno finora comportato soltanto l’invio di alcune comunicazioni degli addebiti.
Inoltre, a partire dal 2004 la Commissione tiene sotto osservazione le due alleanze strategiche create per migliorare i servizi di roaming internazionale (“Starmap” e “Freemove”) per accertarsi che rispettino le disposizioni del trattato CE in materia di pratiche commerciali restrittive.
Parallelamente a questi procedimenti, dal dicembre 2004 – data in cui il gruppo dei regolatori nazionali del settore delle telecomunicazioni ha avviato un’inchiesta coordinata sui prezzi all’ingrosso del roaming internazionale che gli operatori mobili si praticano a vicenda – la Commissione tiene d’occhio anche i prezzi al dettaglio praticati per il roaming internazionale.
Tali inchieste sono ancora in corso e, nel maggio scorso, hanno raggiunto una nuova fase in quanto i regolatori nazionali, basandosi su una strategia comune concordata, stanno procedendo a un’analisi dei rispettivi mercati nazionali. I regolatori notificheranno per tempo alla Commissione le decisioni che prevedono di adottare.
Una delle conclusioni del gruppo è che: “Al momento, i prezzi al dettaglio sono estremamente elevati senza che vi sia una giustificazione chiara”.