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Privacy: cresce l’uso dei sistemi per monitorare i dipendenti attraverso il telefonino

Europa


Negli ultimi anni, le società che offrono servizi di monitoraggio hanno registrato una forte impennata nell’interesse delle aziende che vogliono avvantaggiarsi delle innovazioni tecnologiche per migliorare l’efficienza operativa e, perchè no, scoprire se i dipendenti tardano perché sono rimasti di più al pub piuttosto che imbottigliati nel traffico.

 

I vantaggi, spiegano, sono molti: grazie a questi sistemi di osservazione si può infatti scoprire se i dipendenti svolgono correttamente il proprio lavoro oppure si può localizzarli più velocemente in caso di ‘emergenze’ lavorative o incidenti.

 

Non tutti, ovviamente, sono felici di essere monitorati e le associazioni a tutela della privacy sono già insorte, sebbene le società che offrono il servizio sostengono di osservare le ferree leggi a tutela della riservatezza.

Un impiegato, infatti, non può essere sottoposto a monitoraggio senza il suo consenso né una compagnia può pretendere di mettere il telefonino di un dipendente sotto controllo se questo non ne è a conoscenza.

 

“In base alle leggi britanniche, inviamo un messaggio a ogni telefonino sotto monitoraggio, informando il proprietario”, ha spiegato Kevin Brown di Followus.

 

Tutto quello che occorre per monitorare un telefonino è un computer con connessione Internet. Appena il tracking è avviato, il telefonino si trasforma in un tag elettronico e la sua posizione può essere seguita utilizzando il sito del fornitore del servizio.

 

Molte aziende sostengono di voler controllare i propri dipendenti anche per motivi di sicurezza: “Alcune aziende vogliono tener d’occhio i propri dipendenti, altre sentono di avere l’obbligo di sapere la loro posizione per poter intervenire prontamente in caso di emergenza”, ha spiegato ancora Brown riferendosi, in particolare, a eventuali attentati terroristici.

Il sistema Followus, lanciato nel 2003, conta ora 50 mila utenti, e il numero cresce di 5 mila unità al mese.

 

L’applicazione più ovvia della tecnologia è il suo utilizzo da parte di aziende di trasporto, ma negli ultimi tempi è molto utilizzata anche da piccole aziende con diversi rappresentanti, che vogliono migliorare l’efficienza, ma anche sapere se i propri impiegati percorrono sempre la strada più breve per arrivare a una destinazione.

 

L’uso di queste tecnologie offre alle aziende diversi vantaggi, che vanno dal fornire un servizio migliore ai clienti a una migliore gestione del personale.

 

“Dare ai clienti la possibilità di tracciare la posizione dell’impiegato che deve effettuare una consegna dà un valore aggiunto al servizio”, ha spiegato l’esperto in logistica Richard Wildings, sottolineando anche i vantaggi ‘operativi’ del monitoraggio.

“Se un’azienda conosce la posizione di un proprio impiegato, può facilmente dirigerlo verso un latro cliente, senza aspettare la disponibilità di un altro collega che magari deve prima rientrare in azienda”, ha aggiunto.

 

Insomma, il monitoraggio del telefonino è economico e offre un sacco di vantaggi al business, ma diverse associazioni sono insorte contro questi sistemi, lesivi della privacy dei dipendenti.

Molti temono infatti che le tecnologie potrebbero presto essere imposte in maniera coercitiva: come sempre, infatti, la tecnologia non è ne buona né cattiva, tutto dipende dall’uso che se ne fa.

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