Europa
La tecnologia WiMax mobile (802.16e) per l’accesso wireless a banda larga contiene molti ingredienti di sicuro successo, compreso il sostegno del colosso dei chip Intel e quello di centinaia di vendor che stanno profondendo somme ingenti per il suo sviluppo.
Dopo la standardizzazione di 802.16e da parte dell’IEEE a dicembre 2005 e l’ingresso sul mercato dei primi chipset completi per la gestione delle comunicazioni nei dispositivi mobili, sono però in molti a non essere proprio convinti del futuro trionfo del WiMax mobile e, tra questi, c’è anche la finlandese Nokia che, pur avendo investito somme ingenti nella tecnologia, ha deciso di assumere un atteggiamento di stand-by, almeno fino al 2008, per potersi rendere conto dell’effettiva evoluzione del mercato.
La società finlandese è stata fra i membri fondatori del WiMax Forum, ma aveva a un certo punto deciso di abbandonarlo, quando sembrava che il WiMax fosse solo un rimpiazzo sulle lunghe distanze per le tecnologie Internet a banda larga via cavo e destinato dunque ad aree marginali del mercato.
Nokia è rientrata nel Forum lo scorso anno, quando si cominciava appena a parlare della versione mobile 802.16e e, a giugno ha anche siglato un accordo con Intel col fine di accelerare lo sviluppo di chip adeguati sia ai dispositivi mobili che ai laptop, oltre che di elaborare le adeguate strategie per implementare infrastrutture di rete che forniscano una copertura adeguata e affidabile.
La società, ha spiegato il direttore marketing per la convergenza fisso-mobile Mikko Salminen, giudica il WiMax un ottimo complemento del Wi-Fi e “si dedicherà alla tecnologia nel corso del 2006″ . Ma, ha confermato Salminen, non si addentrerà nello sviluppo di prodotti mobile WiMax fino al 2008.
“Stiamo investendo nel WiMax – ha aggiunto Salminen – ma nessuno ancora sa come il mercato evolverà…aspettiamo almeno una penetrazione del mercato dell’1%, altrimenti il mercato è morto”.
Salminen ha spiegato che in genere Nokia arriva sul mercato anche in largo anticipo rispetto alla piena maturità delle tecnologie, come nel caso dei sistemi Wi-Fi, lanciati nel 1999-2000, mentre il mercato non è realmente partito fino al 2003.
“Un’ampia copertura WiMax è difficoltosa dal punto di vista finanziario e non c’è ancora il business case” ha invece spiegato il vicepresidente marketing della divisione radio networks Robin Lindahl.
“Il WiMax non è in competizione col 3G, è una tecnologia complementare più adatta agli hotspot Wi-Fi. La soluzione migliore per far abbassare i costi degli operatori è invece la Internet High Speed Packet Access”, lanciata dal gruppo finlandese in occasione del CTIA Wireless 2005.
La soluzione, basata sull’esistente sistema WCDMA, migliora la performance della rete e consente un accesso wireless a banda larga più economico, è appositamente studiato per grandi volumi di trasmissione di dati a pacchetto e integra il 3G mobile.