Italia
I XX Giochi Olimpici Invernali di Torino saranno un’occasione importante per raggiungere un traguardo altrettanto rilevante: la vaccinazione di migliaia di bambini sudanesi attraverso un progetto promosso dall’Unicef e sostenuto dai tre operatori mobili italiani.
Dal 23 gennaio al 28 febbraio, inviando un sms solidale al 48585, da tutti i telefonini TIM, Vodafone e 3 Italia,sarà possibile donare un euro all’organizzazione internazionale per i progetti di vaccinazione nel Paese africano. Le donazioni potranno essere effettuate anche chiamando da rete fissa Telecom.
L’iniziativa ha come testimonial due grandi campioni dello sport azzurro: Deborah Compagnoni e Paolo Maldini, entrambi Goodwill Ambassador di Unicef Italia.
La campagna è sostenuta dal Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 (TOROC) , la cui collaborazione con l’Unicef è nata in occasione della promozione della Tregua Olimpica e si è concretizzata con la realizzazione di una speciale collezione di Pigotte, le celebri bambole di pezza dell’Unicef, ispirate alle 20 discipline olimpiche e paraolimpiche.
Da sempre, in Italia, la Pigotta è il simbolo delle campagne di vaccinazione dell’Unicef, poiché il ricavato delle sue “adozioni” va a finanziare le iniziative di immunizzazione in circa 100 Paesi del mondo. Soltanto negli ultimi 5 anni, oltre 400.000 bambini sono stati vaccinati grazie alle Pigotte adottate dai sostenitori italiani.
La collezione di Pigotte ‘speciali’ è stata realizzata dall’Istituto Europeo di Design e dalle volontarie del Comitato Unicef.
Prima della cerimonia di premiazione di ogni disciplina (e nell’ambito di ogni gara facente parte di una singola disciplina) i vincitori delle tre medaglie olimpiche firmeranno la “cartolina” posta al collo di ogni Pigotta.
La cerimonia di firma delle cartoline da parte dei Campioni olimpici avverrà sotto il patrocinio organizzativo del TOROC.
Le 20 “Pigotte Olimpiche” saranno sorteggiate tra tutti coloro che si registreranno fino al 28 febbraio sul nostro sito.
Grazie ai contributi raccolti grazie alla campagna SMS 48585, l ‘Unicef continuerà a portare avanti nel 2006, in Sudan, le sue campagne di vaccinazione contro la polio, il morbillo e la meningite, e a somministrare dosi concentrate di vitamina A.
In Sudan, spiega l’Unicef, oltre 3 milioni di bambini lottano quotidianamente per la sopravvivenza e più di un milione sono tagliati fuori da ogni tipo d’aiuto e assistenza.
Sui circa 6 milioni di abitanti dell’area del Darfur, oltre 3,4 milioni risultano direttamente colpiti dalla guerra: di questi, 1,8 milioni sono sfollati accolti in circa 200 campi e 1,7 milioni appartengono alle comunità locali. I bambini sono oltre 1,75 milioni.
“Dal 2004 gli interventi umanitari hanno migliorato decisamente la situazione generale del Darfur”, ha affermato Ted Chaiban, Rappresentante Unicef in Sudan, “ma l’instabilità perdurante e la situazione di stallo politico fanno sì che, per i bambini, le speranze di un futuro migliore siano ben poche”.
Dall’inizio della crisi, nel marzo 2003, il numero di persone che ricevono assistenza è passato da 500.000 agli oltre 3 milioni attuali, ma, di contro, la popolazione colpita direttamente dalla guerra è salita da 1 milione del 2003 a quasi 3,5 milioni del novembre 2005.
Finora, l’Unicef ha vaccinato 3,1 milioni di bambini contro il morbillo e 1,4 milioni contro la polio, ha contribuito a una decisa riduzione dei tassi di mortalità infantile e di quelli malnutrizione, passati dal 21,8% del 2004 all’11,9% del 2005, ha fornito acqua potabile e servizi igienico-sanitari a circa due milioni di persone e ha contribuito all’inserimento scolastico di 354.000 bambini.