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Mobile Tv, ai tedeschi non piace: dalla Germania la conferma che i contenuti fanno la differenza

Europa


La Mobile Tv è un business da svariati milioni di euro, che sta attirando l’attenzione di broadcaster, operatori telecom, ma anche dei semplici consumatori, incuriositi dalle possibilità televisive offerte dalla nuova tecnologia. Ma non in tutto il mondo la nuova tecnologia sta avendo gli stessi risultati. Gli utenti tedeschi, ad esempio, non sono per niente soddisfatti dei servizi di Tv sul telefonino. E’ quanto emerge dal Rapporto “Mobile TV Germany: Failing Grades on Content and Network Performances, della società di ricerche e consulenze Strategy Analytics.

 

Secondo i dati raccolti, gli abbonati tedeschi ai servizi di Mobile Tv lamentano cattive prestazioni, mancanza di contenuti interessanti e dispositivi inadeguati.

A questo bisogna aggiungere che la ricezione risulta disturbata da una velocità di connessione non ottimale e da una scarsa affidabilità del servizio.

 

Stando a quanto dichiara Paul Brown, analista dell’Advanced Wireless Laboratory, “Gli utenti si sono opposti al pagamento delle attuali offerte per via della cattiva qualità della rete e della performance del servizio“.

Kevin Nolan, Direttore dell’Advanced Wireless Laboratory, ha voluto sottolineare che sicuramente sono necessari i miglioramenti di prestazione della rete e dei dispositivi, ma identificare i contenuti premium per i telefonini, quelli per i quali gli utenti sono disposti a pagare, è forse la sfida più dura che gli operatori e i fornitori di servizio dovranno affrontare nello sforzo di monetizzare i servizi di Mobile Tv nel lungo termine.

 

Secondo l’istituto di ricerche Informa Telecoms, nel 2010  la Mobile Tv avrà 124,8 milioni di utenti nel mondo. Per l’autore di questo Rapporto,  la tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcasting) rappresenterà per quella data il 60% del mercato.

I combinati capaci di trasmettere la Tv in diretta saranno 83 milioni di esemplari nel 2010 contro i 130.000 del 2005. Gli abbonati saranno pronti a pagare tra i 5 e i 10 euro al mese per accedere alla Mobile Tv.

 

Ma a fare la differenza, è proprio il caso di dirlo, saranno proprio i contenuti. Un buon numero di osservatori ritengono che sia proprio questo il cuore del problema. In alcuni Paesi, i servizi di Mobile Tv sono dei veri flop a causa della debolezza dei contenuti, come è il caso del Giappone, che utilizza un sistema via satellite. “Solo 20.000 persone si sono abbonate al servizio dopo un anno di attività“, ha osservato Florence Le Borgne, analista di Idate.

“La mancanza di canali pubblici è un pesante handicap. L’offerta deve essere equivalente a quella proposta sulle reti classiche, con l’aggiunta di alcuni canali supplementari. La presenza di grandi nomi dei media è indispensabile, e bisogna sostenere le spese di marketing degli operatori“, ha commentato Le Borgne.

 

I primi esperimenti a livello mondiale hanno, infatti, evidenziato che i consumatori sarebbero ben disposti a pagare da 10 a 15 dollari al mese per accedere a servizi quotidiani di Mobile Tv, come notizie, sport, meteo e altri contenuti che consentono di creare nuove fonti di guadagno per gli operatori televisivi e i pubblicitari.

L’unica certezza che si ha al momento, è che i contenuti su telefonino devono essere brevi, non possono durare più di cinque minuti. Da qui il termine “mobisodes”, per indicare i minivideo concepiti appositamente per essere guardati sul cellulare.

Greg Dyke, ex presidente della BBC e adesso presidente della HIT Entertainment, ha ricordato che assicurare il successo della Mobile Tv bisognerà spendere molto in marketing, per cui conviene almeno inizialmente trasmettere le serie divenute popolari in televisione. Le società si stanno muovendo in due direzioni: alcune grandi major, come Fox Entertainment, stanno creando delle filiali dedite a queste produzioni specifiche, altre, come  la Warner Bros Entertainment, preferiscono negoziare la loro produzione quali siano i supporti di diffusione.

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