Europa
Gli operatori mobile europei devono prepararsi a un anno difficile?
Così si deduce da un nuovo studio Strategy Analytics, che mette in luce come la crescente pressione competitiva e la quasi saturazione di molti tra i maggiori mercati stiano pian piano assottigliando i profitti degli operatori, dopo due anni di intensa crescita.
A sottolineare questo trend la generale decrescita del profitto medio per utente attivo, sceso dell’1% nel 2005 e previsto in ulteriore ribasso per il 2006.
La crescita dei profitti legati ai servizi, che per la prima volta nel 2005 è stata inferiore al 10%, quest’anno crescerà meno del 4%.
L’orientamento è evidente nel nord Europa: nel 2005 i profitti medi sono scesi dell’11% in Finlandia, del 6% in Norvegia e del 5% in Svezia. E non è una coincidenza che gli operatori scandinavi stiano investendo massicciamente nell’est Europa e oltre.
In un quadro non proprio entusiasmante, benvenuti dunque i servizi 3G che sembrano finalmente aver ingranato la marcia dopo un po’ di perplessità iniziale.
Nel 2005, gli utenti della terza generazione sono quasi quadruplicati, salendo dai 6,4 milioni di gennaio a 25 milioni alla fine di dicembre. Dati incoraggianti in una regione nella quale il 79% della colazione ha almeno un telefonino.
La pressione competitiva, tuttavia, ha fatto sì che i servizi abbiano fatto registrare livelli di crescita ridotti, destinati a contrarsi ancora di più nel 2006.
Lo scorso anno, il traffico vocale è cresciuto del 13% a 786 miliardi di minuti, con le reti mobili che hanno trasportato il 34% del traffico complessivo.
Nel 2010, però, i minuti di traffico saliranno dell’80% mentre i profitti aumenteranno solo del 16%, a 162 miliardi.
“Se c’è un aspetto positivo, è nel mercato 3G”, ha spiegato David Kerr di Strategy Analytics.
“Gli utenti dovrebbero raddoppiare nel 2006, con Vodafone impegnata a minare la leadership di H3G e ad alzare il profilo del 3G nel segmento consumer”.
Grazie a questo fermento, alla fine del 2007 gli utenti 3G dovrebbero raggiungere quota 100 milioni.
Un altro segmento in crescita è quello degli smartphone: secondo In-Stat nel 2005 il mercato è cresciuto del 70% e continuerà a galoppare anche nei prossimi anni.
Bisogna però, secondo la società, fare un po’ di chiarezza e definire, oltre a cos’è uno smartphone, anche cosa ci si può fare.
Molti utenti, infatti, non scaricano applicazioni che rendono l’apparecchio più funzionale, e poi si lamentano della sua scarsa praticità.