Europa
È stato firmato a Berlino il contratto da circa 1 miliardo di euro per lo sviluppo e la realizzazione dei primi 4 satelliti Galileo e della relativa infrastruttura di terra, tra Galileo Industries (consorzio del quale fa parte Finmeccanica) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L’accordo segna la nascita di una nuova dimensione nella conquista europea dello spazio e “rappresenta un avvenimento storico per l’Italia, impegnata a pieno titolo in questo progetto attraverso le due joint ventures Telespazio e Alcatel Alenia Space”, ha commentato Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica, sottolineando il riconoscimento “del prestigio acquisito dalla nostra industria a livello internazionale” e l’apertura di “interessanti opportunità per tutta l’economia italiana”, che conta su una ricaduta per quasi il 20% della somma pattuita.
Entro il 2010 saranno lanciati nello spazio altri 26 satelliti che dovrebbero definitivamente affrancare l’Europa dalla dipendenza dal sistema americano GPS, per una spesa complessiva che dovrebbe aggirarsi sui 3,8 miliardi di euro.
Galileo è inoltre un sistema che nasce per usi civili e non militari e che apre la prospettiva di un mercato di 850 milioni di utenti entro il 2020.
La stipula del contratto segna un importante traguardo della politica europea e italiana in materia di tecnologie avanzate e di Innovazione, per un sistema che avrà importanti ripercussioni sull’economia e l’occupazione, con la creazione di oltre 100 mila nuovi posti di lavoro in un settore, quello dei servizi ad alta tecnologia, che contribuirà a sviluppare la competitività del continente nel prossimo futuro.
Il progetto Galileo vede impegnata in particolare Telespazio, una società Finmeccanica-Alcatel, nella fornitura di tutti i servizi associati alle attività di lancio e messa in orbita del satellite e nella gestione della successiva fase operativa, con base presso il centro Telespazio del Fucino, dove è già al lavoro un team internazionale di esperti.
Il primo dei 30 satelliti della costellazione Galileo, battezzato “GIOVE” (Galileo In Orbit Validation Element), è stato lanciato da un razzo Soyouz dal centro spaziale Baïkonour il 28 dicembre.
Dopo Giove, un secondo satellite, costruito dal consorzio Galileo Industries, potrà essere messo in orbita nella primavera 2006.
Il lancio dei primi due satelliti sarà seguito dalla messa in orbita, nel 2008, dei primi 4 satelliti operativi.
Galileo diventerà uno standard mondiale in materia di navigazione satellitare civile e sarà pienamente interoperabile col sistema americano GPS (Global Positioning System), grazie a un accordo firmato il 26 giugno 2004 con gli Usa, che ha dato una forte spinta al mercato dei sistemi di navigazione per uso civile.
La gestione del sistema è stata affidata ai due consorzi Eurely (Aena, Alcatel, Finmeccanica, Hispasat) e iNavSat (EADS Space, Inmarsat, Thales) che si occuperanno della gestione di Galileo per 20 anni, con la supervisione di un ente pubblico, la Galileo Supervisory Authority.
“Il valore che Finmeccanica potrà apportare a questo progetto – ha spiegato ancora Guarguaglini – sia in termini di esperienza che di competenza, ha trovato un’ulteriore affermazione nella decisione del Consorzio Galileo di allestire in Italia sia il Centro di Controllo della Missione e della Costellazione di satelliti, proprio presso il Fucino, sia il Centro di Valutazione delle Performance del segnale e del Sistema, nei pressi della Capitale”.
La rete satellitare si avvale di tecnologie assolutamente nuove, come ad esempio un orologio atomico, il maser passivo a idrogeno (Passive Hydrogen Maser, PHM), in grado di garantire un’altissima precisione attraverso segnali continui ed esatti che apriranno la via a nuovi servizi nel settore del trasporto stradale e ferroviario, aereo e marittimo, in quello delle telecomunicazioni e in altri servizi quali sicurezza civile e servizi governativi.
Da non dimenticare, inoltre, il Galileo Test Range (Gtr), una iniziativa tutta italiana per la costituzione nel territorio del Lazio di una struttura permanente che costituisca un laboratorio nazionale per la validazione del segnale Galileo, il supporto allo sviluppo e prova dei terminali Galileo e il supporto allo sviluppo delle applicazioni ad alto contenuto tecnologico.