Musica e telefonini, unione vincente. Al Midem l’industria telefonica e discografica fa il punto su questo nuovo mercato

di Alessandra Talarico |

Europa


Mobile music

Download di interi brani, trasformazione del telefonino in lettore digitale di musica video: l’industria discografica, riunita alla 40esima edizione del Midem di Cannes, spera di trarre il massimo vantaggio dai nuovi servizi mobili, al di là del solo mercato delle suonerie.

 

Secondo i dati dell’IFPI, le vendite via Internet e telefonia mobile si sono triplicate nel 2005, registrando a livello mondiale 1,1 miliardo di dollari di fatturato, pari al 6% del fatturano totale del settore.

 

Solo nel segmento della telefonia mobile, le suonerie originali e i singoli brani, hanno generato 400 milioni di dollari di ricavi.

 

“E’ un mondo nuovo che ha tutte le potenzialità per trasformare l’industria musicale negli anni a venire”, ha spiegato Ralph Simon, presidente del consorzio Mobile Entertainment Forum, che raggruppa le imprese della telefonia mobile.

 

Al momento, il grosso dei guadagni è ottenuto dal download di suonerie ma le industrie della musica e della telefonia mobile attendono con impazienza il decollo degli apparecchi e dei servizi 3G su larga scala: alcuni degli ultimi telefonini hanno un’ergonomia prossima a quella dei lettori digitali, con capacità di immagazzinare fino a 3 mila brani.

 

A breve, questi nuovi telefonini potranno concorrere con i lettori, come l’iPod, che hanno fatto la fortuna della musica digitale: le piattaforme online di musica, come l’iTunes Music Store, rappresentano il 60% del fatturato del settore (il restante 40% è realizzato grazie ai cellulari).

Lo scorso anno sono state scaricate legalmente oltre 420 milioni di canzoni, venti volte in più rispetto al 2004, mentre il volume della musica licenziata dalle case discografiche, è più che raddoppiato superando i due milioni di brani.

 

La progressiva democratizzazione di queste tecnologie, spera sempre l’industria, potrebbe dare l’input definitivo al download di brani ‘full track’ e di video musicali, soprattutto nel segmento dei consumatori più giovani.

 

“Queste nuove capacità tecnologiche nel settore della telefonia mobile non sono che al debutto. Man mano che la tecnologia evolverà, il mercato entrerà a pieno titolo nel mondo dell’entertainment”, stima Michael Nash, responsabile della strategia di gitale di Warner Music Group.

 

L’Asia, dove queste nuove tecnologie sono già ben insediate, costituisce un campo di osservazione privilegiato: in Giappone, dove il 70% dei telefonini venduti nei primi 9 mesi del 2005 era un 3G, i profitti della musica sul telefonino hanno rappresentato il 96% dei profitti del settore digitale.

 

In Corea del Sud, dove il tasso di penetrazione del 3G è il più alto al mondo, la musica sul cellulare ha rappresentato nel 2005 la maggiore fonte di reddito.

 

In Italia, infine, l’80% della musica digitale transita oggi su rete wireless con numeri consistenti, tanto che molti artisti scelgono questo nuovo mezzo per lanciare i loro lavori, avviando nuove forme di collaborazione tra le due industrie.

Il successo più recente in tale contesto è confermato dalla suoneria originale di Hung Up di Madonna, che proprio in questi giorni ha superato le 100 mila copie vendute.

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