Italia
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi scrive agli italiani una lettera di accompagnamento per annunciare l’arrivo in 16 milioni di famiglie dell’opuscolo “L’innovazione digitale per le famiglie“, vademecum voluto dal Ministro per l’Innovazione Lucio Stanca.
L’opuscolo, 48 pagine in tutto, è diviso in cinque capitoli, i principali argomenti riguardano le istruzioni per l’uso dell’innovazione digitale, gli strumenti digitali e i servizi a disposizione delle famiglie e di chi sa navigare; si parla anche di come utilizzare le nuove tecnologie; cosa fare per avvalersi degli incentivi per acquistare un pc e i corsi per imparare a usarlo. Un capitolo è dedicato anche ai nuovi diritti del cosiddetto cittadino digitale.
“Questa che stiamo vivendo è la seconda storica alfabetizzazione degli italiani: quella digitale”, ha scritto il presidente Berlusconi, ricordando che “il Governo la sta promuovendo attraverso una serie di iniziative senza eguali in Europa, a partire dall’insegnamento dell’informatica fin dal primo anno di scuola sino alle agevolazioni per l’acquisto di computer e accessi alla banda larga”.
In occasione della conferenza stampa per la presentazione della pubblicazione a Palazzo Chigi, il ministro Stanca ha sottolineato che “questo è un libretto di informazioni semplici e chiare per facilitare la vita delle famiglie italiane. Dall’inizio della legislatura è stata avviata una vera e propria riforma digitale che richiede un rilevante impegno non solo tecnologico, ma soprattutto culturale per cambiare i modi tradizionali di conoscere e di operare e offrire così maggiori opportunità per tutti, nessuno escluso”.
Stanca Proprio ha proseguito, dicendo che “da tali presupposti è nata l’idea di questa guida che presenta le più significative iniziative disponibili per migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorendo l’apprendimento e l’utilizzo delle tecnologie informatiche, rendendo fruibili i servizi pubblici online e definendo i nuovi diritti digitali”.
“Informare gli italiani su quanto è possibile fare con l’innovazione digitale è il primo passo per concretizzare queste opportunità”, ha concluso il Ministro.
La pubblicazione, corredata da dodici vignette realizzate da Forattini, sarà distribuita dal 28 gennaio da Poste Italiane attraverso i propri cinque centri territoriali ad un ritmo di un milione di opuscoli al giorno.
Sul fronte degli incentivi, Stanca ha informato che è stata prorogata fino a giungo prossimo la campagna che prevede un bonus di 175 euro per l’acquisto di un computer per i nati nel 1989. Partirà, nel frattempo, anche la campagna di agevolazioni per coloro che compiranno 16 anni quest’anno (i nati nel 1990). Il ministro ha inoltre reso noto che si prevede di rinnovare anche per il 2006 il progetto un ‘Pc alle famiglie‘, che prevede un contributo di 200 euro sull’acquisto di un pc da parte delle famiglie meno abbienti
Partirà, inoltre, dal 1° febbraio l’iniziativa “Un c@ppuccino per un pc“, prestito agevolato e garantito dallo Stato per l’acquisto di un pc portatile dotato di connessione a Internet, anche in modalità Wi-Fi. Per rimborsare il prestito sarà necessario un euro al giorno, circa il prezzo di un cappuccino, con una dilazione dai 12 ai 36 mesi. Agli studenti che usufruiscono di esenzione da tasse e contributi universitari sarà concesso un bonus di 200 euro, fino all’esaurimento del fondo di 10 milioni di euro.
Ogni dipendente di impresa privata può chiedere, invece, al proprio datore di lavoro di poter acquistare un pc alle stesse condizioni praticate all’azienda dai fornitori. Il ministero dell’Innovazione ha stipulato anche convenzioni con produttori e distributori di computer per uno sconto tra il 10 e il 15% fruibile da tutti i dipendenti pubblici, compresi quelli delle amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni) e quelli con un contratto a termine di almeno un anno.
L’iniziativa di Stanca non è piaciuta alla sinistra, che ha lamentato l’invio giusto a “pochi giorni dal voto”, come ha sottolineato il senatore verde Fiorello Cortiana, Presidente dell’Intergruppo Bicamerale Innovazione Tecnologica.
Per Cortiana, “Il problema non è investire qualche euro negli sconti per i computer (…) ma avere un piano per la ricostruzione di una impresa nazionale ed europea nei settori dell’Ict, e soprattutto nella produzione di software, avere un progetto sulla valorizzazione di prodotti e processi già oggi investiti dalla rivoluzione digitale”.