Italia
Nuovo rinvio per l’ingresso in Borsa di Weather Investments, la holding che fa capo al tycoon egiziano Naguib Sawiris e che controllerà il 100% di Wind.
L’Ipo, attesa per la fine del 2005 e poi rimandata al primo trimestre di quest’anno, non avverrà dunque prima del secondo trimestre, sulla Borsa italiana e poi “probabilmente su un altro mercato, Dubai o Egitto”.
Sawiris, che controlla anche l’operatore mobile Orascom, ha riferito che i proventi dell’Ipo serviranno a ridurre l’indebitamento della holding e che il collocamento rispetterà la tabella di marcia (con gli occhi puntati sull’Ipo di H3G), ma non ha rivelato che percentuale della società che verrà quotata.
“Non avanzo ipotesi sulla valutazione della nostra Ipo – ha detto Sawiris – ma certamente guarderemo anche alla valutazione di H3G”.
Verrà avviato invece entro la prima settimana di febbraio il processo che porterà al riacquisto da Enel della quota del 36% di Wind che Weather ancora non possiede, in cambio di circa 330 milioni di euro di una quota pari a circa il 26% della holding.
Niente di nuovo sul fronte della ventilata fusione tra Weather e Orascom, il cui 50% non in mano a Sawiris è già quotato sulle Borse di Londra e Il Cairo, mentre il tycoon ha smentito le ipotesi relative all’accorciamento della catena di controllo di Wind e l’interesse verso altri player italiani come Fastweb o Tiscali. Prima, infatti, bisogna pensare alla ristrutturazione di Wind, “a Fastweb guarderemo solo quando sarà veramente disponibile”, ha spiegato Sawiris.
Non sono allo studio, per il momento, nemmeno alleanze o sinergie con H3G nonostante alla fine di dicembre Orascom abbia acquistato per 1,3 miliardi di dollari, il 19,3% di Hutchison Telecom International, la holding che raggruppa le attività di tlc fisse e mobili del gruppo, ma Sawiris non ha escluso che in futuro si possano cercare degli accordi. Sicuramente l’imprenditore ha negato l’intenzione di sottoscrivere una quota di H3G durante la prossima Ipo.
Sawiris ha escluso anche investimenti in Europa al di fuori del Mediterraneo, dove ha confermato l’interesse per Tim Hellas e l’intenzione di voler continuare a investire in Iraq, dove il gruppo è già presente.
“Non mi faccio intimorire, non ho paura dei terroristi” ha commentato l’imprenditore egiziano. Allo studio infine l’ipotesi di fare una nuova offerta per l’operatore di telefonia nigeriano dopo la richiesta del governo del Paese di migliorarne i termini.
“Abbiamo molte sinergie da sfruttare in India, Indonesia, Vietnam, Sri Lanka e in tutto il bacino del Mediterraneo, puntiamo ad un mercato con circa 2 miliardi di clienti potenziali e che può solo crescere”, ha aggiunto Sawiris.
Orascom ha raggiunto a settembre 2005 quota 25,5 milioni di abbonati con un incremento del 125% rispetto a settembre 2004. Nello stesso periodo gli utili sono cresciuti del 75% a 491 milioni di dollari, e i ricavi sono cresciuti del 63%, con un aumento del 20% solo nell’ultimo trimestre.
Sawiris, infine, si è detto molto fiducioso sull’andamento del mercato europeo della telefonia e ha dichiarato di aspettarsi molti margini di crescita in particolare dalla convergenza tra fisso e mobile.
“Puntiamo molto sulla convergenza e sulle nuove tecnologie come il VoIP, un settore ancora giovane ma che bisogna cavalcare per non esserne schiacciati”.