Europa
Importante appuntamento quello di oggi per fissare le guidelines che permetteranno di dar vita alla Biblioteca digitale europea. Si è, infatti, riunito il Comitato creato ad hoc in Francia che predisporrà il lancio di un progetto per la cooperazione dei diversi Paesi europei.
Il comitato è presieduto dal Ministro della Cultura e della Comunicazione, Renaud Donnedieu de Vabres, che sottoporrà successivamente le conclusioni al presidente della Repubblica.
Il Comitato ha come missione, da una parte studiare le possibilità di digitalizzazione del patrimonio culturale nazionale, e dall’altra coordinare e orientare le azioni necessarie per la costituzione della Biblioteca digitale europea. Più precisamente, elaborare un progetto scientifico e industriale preliminare, che verrà sottoposto ai partner europei per avviare delle azioni di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato.
Lanciato meno di un anno fa per iniziativa della Francia, il progetto della Biblioteca europea punta a digitalizzare milioni di opere per difendere, secondo il volere dei sostenitori, un patrimonio “di una ricchezza e di una diversità senza uguali”.
“L’obiettivo 2006 è di partire in cooperazione con alcuni Stati“, cosa che permetterà di dare slancio e vigore al progetto, come ha dichiarato Agnès Saal, direttrice generale della Biblioteca nazionale francese.
Cinque Paesi – Italia, Germania, Spagna, Ungheria e Polonia – si sono unite lo scorso aprile alla Francia per chiedere alla Commissione europea di sostenere il progetto.
Agnès Saal ha riferito che fino a oggi 23 biblioteche nazionali su 25 hanno aderito al progetto. Mancano il Portogallo, per motivi tecnici, e l’Inghilterra, ormai molto vicina all’accordo.
Obbiettivo delle biblioteche nazionali è anche quello di contrastare il gigantesco programma di Google, uno dei più potenti motori di ricerca al mondo, che ha annunciato a fine 2004 il lancio di una biblioteca virtuale (gratuita) di quindici milioni di titoli. Anche Yahoo ha comunicato, in ottobre, che era pronta a investire in una biblioteca digitale.
La Commissione europea ha dopo il proprio OK e annunciato che avvierà un piano di rafforzamento della propria politica di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio scritto e audiovisivo europeo.
In una nota da Bruxelles, la Ue ha dichiarato che vista l’affermazione di Internet e delle tecnologie digitali, ormai disponibili su molteplici piattaforme, che fanno parte della vita quotidiana degli europei, la valorizzazione degli archivi di documenti scritti, immagini e suoni ha assunto un’importanza fondamentale, in termini culturali, ma anche economici.
La Biblioteca nazionale francese lancerà prossimamente un “test di digitalizzazione” per stimare le condizioni tecniche, la rapidità e il costo dell’operazione. Il presidente della Biblioteca nazionale francese, Jean-Noel Jeanneney, ha stimato tra gli 8 e i 15 milioni di euro il costo che permetterà alla Francia di digitalizzare 150.000-200.000 opere l’anno.
Per l’Europa, ci vorrebbero 1 milione di sterline per digitalizzare 600.000 opere l’anno.
In un primo tempo, l’accento dovrebbe essere posto sulla digitalizzazione dei capisaldi della cultura europea, secondo quanto riferisce la Saal, per poi passare a dizionari, opere scientifiche, fino ad arrivare ai grandi giornali europei.
“Mettiamo l’accento sull’aspetto qualitativo, con un numero di testi importanti, ma anche una navigazione intelligente all’interno dei tesi (…) Dobbiamo memorizzare molto ma, allo stesso tempo, anche bene e intelligentemente“, ha sottolineato. Il finanziamento pubblico del progetto resta essenziale, ma i sostenitori caldeggiano anche l’ingresso di partner privati.