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La radio sta vivendo una nuova giovinezza negli Stati Uniti grazie alla popolarità crescente della radio via satellite, radio a pagamento che offre dei programmi senza pubblicità, lanciata per battere nuovi record di audience per il 2006.
Apparsa nel 2001, la radio via satellite è diventata un fenomeno di massa: le due radio americane XM e Sirius puntano a più di 15 milioni di abbonati per quest’anno, dopo i 9 milioni del 2005. Più precisamente 6 milioni per XM e 3 milioni per Sirius.
Il principio della radio via satellite è molto semplice: mediante un abbonamento via Internet, un tuner e/o un apparecchio audio che permette la ricezione dei programmi diffusi via satellite, l’utente potrà ascoltare i programmi quando desidera.
L’idea si basa sul concetto di libertà, vale a dire: consentire all’utente di non dover essere costretto ad ascoltare la pubblicità nel bel mezzo dei programmi radiofonici e anche di poter ascoltare la trasmissione dove vuole e quando vuole.
XM propone attualmente 160 canali di sport, musica, attualità ed entertainment, e Sirius 125. Le due radio, che prevedono un abbonamento mensile di 12,95 dollari, puntano sull’immaginazione per poter trainare un numero sempre maggiore di ascoltatori, come è stato l’arrivo del popolare presentatore televisivo, Howard Stern, nei programmi di Sirius, o la messa in onda di un concerto live di Bob Dylan su XM.
Le previsioni di un numero record di ascoltatori per il 2006 tiene conto non solo dei programmi ma anche di altri elementi. La radio via satellite necessita di dispostivi specifici, XM e Sirius propongono sul loro sito il precedente acquisto di un tuner, di un autoradio, o ancora di una radio portatile digitale, prima ancora dell’abbonamento.
Il mercato dei dispositivi per la radio via satellite dovrebbe muovere un business da 403 milioni di dollari nel 2006, lo scorso anno si aggirava intorno ai 362 milioni, stando ai dati forniti dalla Consumer Electronics Association (CEA).
Al salone dell’hi-tech a Las Vegas (4-8 gennaio 2006) le due emittenti hanno presentato dei nuovi prodotti che permettono maggiore autonomia per gli ascoltatori.
Sirius ha sviluppato un tuner che si inserisce – attraverso una connessione analogica e digitale – a un sistema audio a domicilio. La radio propone anche una connessione wireless per unire altri sistemi audio. L’idea è di “rendere i nostri programmi accessibili a un numero sempre maggiore”, sottolinea il gruppo.
XM ha, dalla sua, sviluppato le prime due radio portatili, prodotte per Pioneer e Samsung, che fungono anche da lettori, consentono quindi di archiviare file MP3 e WMA.
XM ha anche sviluppato un tuner trasportabile che permette l’ascolto dei propri programmi radio da molteplici fonti – radio a domicilio, portatile o autoradio con marchio XM – attraverso un solo abbonamento.
“Dalla sua creazione, nel 1895, la radio non cessa di reinventarsi per essere sempre al pari coi tempi“, fa notare Gary Shapiro, presidente del CEA, che aggiunge, “Oggi ci sono radio di tutte le forme e di tutte le misure, sono utilizzate a casa, in macchina o portate con sé. Il più grosso cambiamento è che i contenuti modellano ormai lo sviluppo della tecnologia stessa della radio”.