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Criminalità transnazionale: si è tenuta a Roma la conferenza sul Progetto europeo EPOC II

Europa


Lo scambio tempestivo di informazioni fra autorità giudiziarie europee è strumento fondamentale nella lotta a terrorismo e criminalità transnazionale. Per questo, il ministero della Giustizia italiano in qualità di promotore, insieme a quelli di Francia, Slovenia e Romania hanno varato nel 2003 il progetto EPOC (European Pool against Organized Crime) per lo studio e la messa a punto di un sistema informatico comune.

La positiva esperienza maturata con il prototipo EPOC ha spinto i promotori dell’iniziativa a presentare una proposta di prosecuzione dei risultati raggiunti. A tale progetto, denominato EPOC II (Direzione Generale della Giustizia Penale e Direzione Generale per i Sistemi Informativi automatizzati) e che vede come partner tecnologico la società CM Sistemi incaricata di seguire lo sviluppo dell’applicativo, ha aderito quale partner Eurojust, l’unità di cooperazione giudiziaria costituita dalla UE per rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata transnazionale.

Logico sviluppo dei risultati ottenuti in E-POC, Epoc II ha consentito il passaggio da un sistema prototipale ad un sistema effettivamente operativo a disposizione degli stati che hanno preso parte all’iniziativa.

Nello specifico, Epoc II si propone di dare supporto alla cooperazione tra differenti uffici che eseguono attività investigative; fornire supporto informatico al Responsabile della Protezione dei Dati di Eurojust; evidenziare i reati di particolare interesse per la cooperazione giudiziaria europea; studiare modalità di comunicazione sicura tra Eurojust e i paesi partner; verificare l’efficacia delle soluzioni software in Eurojust e presso i siti dei partner selezionati; promuovere i risultati del progetto.

I risultati del progetto sono stati presentati nel corso della Conferenza internazionale svoltasi il 15 e 16 dicembre 2005, organizzata a Roma dalla Direzione generale dei Sistemi Informativi Automatizzati e dalla Direzione generale della Giustizia Penale del ministero, con la partecipazione dei membri nazionali di Eurojust e della Direzione Nazionale Antimafia.

Alla due giorni di lavori sono intervenuti, fra gli altri, i responsabili dei dipartimenti ministeriali dell’Organizzazione Giudiziaria, Nicola Cerrato, e degli Affari di Giustizia, Augusta Iannini; il vice capo del DAG, Floretta Rolleri, e il responsabile del progetto EPOC II, Ileana Fedele; il vice presidente di Eurojust, Roelof-Jan Manschot, l’Alto commissario anticorruzione, Gianfranco Tatozzi, e il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. Ha chiuso i lavori il vice presidente della Commissione Europea e commissario per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza, Franco Frattini.

CM Sistemi è la società che ha realizzato le soluzioni applicative che sono già oggi in corso di sperimentazione per lo scambio di dati e informazioni tra Eurojust e i Paesi che hanno aderito all’iniziativa.
“Siamo orgogliosi di avere l’opportunità di collaborare ad un progetto di questa rilevanza internazionale. Il progetto ci consente di mettere a frutto le esperienze maturate nella realizzazione dei sistemi informativi a supporto delle attività investigativa per il Ministero della Giustizia Italiano anche ad altri stati membri della Comunità Europea.
Siamo fiduciosi che le fasi successive consentiranno un allargamento dello stesso ad altri paesi membri aumentando così l’efficienza del processo di cooperazione in ambito giudiziario a vantaggio di tutta la collettività”
ha dichiarato a Key4biz Aldo Celso, Amministratore Delegato e Direttore Generale della società, da tempo è impegnata a fianco del Ministero della Giustizia italiano nella realizzazione di sistemi informativi a supporto della magistratura nell’attività investigava (a.g.)

Per approfondimenti, consulta:

La scheda del Progetto Epoc II

La Presentazione del Progetto Epoc II

La descrizione dell’iniziativa

Gli interventi della Conferenza di Roma:

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