Italia
“Uno sforzo senza precedenti”, così Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ha definito la politica del governo dedicata all’innovazione, alla luce di stanziamenti che, solo per le imprese hanno raggiunto quasi 1.400 milioni di euro.
“Una politica con l’obiettivo di restituire competitività all’Italia come condizione di sviluppo attraverso un migliore, più diffuso ed innovativo impiego delle nuove tecnologie, in particolare quelle digitali”.
Il Ministro – in occasione della consegna del “Premio Nazionale Innovazione“, all’Università di Padova – ha spiegato che “per perseguire questo obiettivo sono stati individuati 4 assi nella politica di innovazione tecnologica per le imprese: accelerazione e sostegno degli investimenti innovativi; sostegno al capitale di rischio; trasferimento della conoscenza alle imprese e, infine, realizzazione di un ambiente favorevole alla competitività mediante le tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT)”.
A tale proposito Stanca ha annunciato che “…per favorire la crescita di una cultura dell’innovazione come fattore di competitività è ormai di prossima emanazione un bando specifico per la formazione, con una dotazione di 3 milioni di euro di cui saranno beneficiarie le organizzazioni nazionali degli imprenditori”.
A testimoniare la validità delle direttrici lungo cui si sta sviluppando l’azione di governo, ha aggiunto il ministro, ci sono le risposte positive che giungono dal mondo delle imprese. Ad esempio, ha ricordato Stanca, “…il bando per i poli tecnologici, appena conclusosi, a fronte di uno stanziamento di 360 milioni di euro a carico dello Stato e 40 milioni del credito ordinario, ha visto la presentazione di 72 progetti per oltre 1,1 miliardi di euro, con il coinvolgimento di 380 imprese fra grandi e piccole”.
Il ministro ha aggiunto che “analogamente ha riscosso ampio consenso tra gli operatori l’innovativo Fondo HiTech, di 100 milioni di euro: per la prima volta lo Stato interviene per abbassare il rischio dell’investimento innovativo favorendo in modo articolato la partecipazione del venture capital, attraverso le Società di Gestione del Risparmio (SGR), nelle imprese altamente innovative, lasciando il maggior ritorno agli investitori, allungando da 5 a 10 anni il periodo di durata del fondo, accollandosi gli oneri per l’istruttoria preliminare”.
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