Italia
Diffida dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a Mediaset? Secondo indiscrezioni sarebbe proprio così. A quanto si apprende, la Commissione Servizi e Prodotti dell’Authority avrebbe notificato a RTI, concessionaria delle reti Mediaset, di bloccare gli spot in programmi brevi che vengono inseriti durante la trasmissione dei film.
Più precisamente, il problema riguarda l’interruzione di film con miniprogrammi, come il Tgcom o il Meteo, a loro volta interrotti dalla pubblicità. Si tratta di una vicenda da tempo all’esame dell’Autorità, definita come pubblicità ‘matrioska‘.
In conformità con i pareri espressi dagli uffici della Commissione europea, queste interruzioni sono da considerarsi illegittime: pertanto l’Autorità avrebbe adottato un provvedimento di diffida nei confronti di RTI. In sostanza, si tratta di un monito alle reti Mediaset a non continuare a inserire gli spot nei due programmi.
Mediaset si difende sostenendo che Tgcom e il Meteo sono due programmi a sé stanti all’interno dei quali possono essere inserite interruzioni pubblicitarie.
Posizione non condivisa, però, dall’Autorità per le comunicazioni che, dopo aver acquisito i pareri degli uffici interni e anche quelli dell’Unione europea, ieri avrebbe deciso di inviare una diffida a RTI a non continuare questo tipo di comportamento “illegittimo”, pena l’avvio di un procedimento sanzionatorio.
Sempre nell’ambito della pubblicità, c’è da sottolineare che nella nuova Direttiva Ue, “Tv senza Frontiere”, approvata il 13 dicembre scorso dalla Commissione Europea, le telepromozioni rientrano nel limite orario di 12 minuti fissato per gli affollamenti pubblicitari, come sottolinea Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell’Informazione e ai Media, che fa notare l’importanza della decisione per l’Italia.
“La Tv – afferma la Reding – ha anche una regolamentazione che riguarda la pubblicità. Abbiamo mantenuto parte delle regole stabilite dalla precedente direttiva, rendendo però il pacchetto più leggero. L’obiettivo è di lasciare maggiore libertà alle emittenti nella gestione dei contenuti pubblicitari, sopprimendo il limite giornaliero ma conservando il limite orario di 12 minuti”. Limite nel quale rientrano anche le telepromozioni: “In quanto sono una forma di pubblicità“, fa notare il commissario Ue.
“Nella precedente direttiva era un punto non chiaro. Ora lo è, e questa è una decisione importante per l’Italia”.
La Reding aggiunge “Siamo in piena fase di convergenza tra i media. Per questo non era più possibile continuare a regolamentare la Tv senza regolamentare anche gli altri media. La Direttiva afferma il principio di neutralità tecnologica, in base al quale regolamentiamo i contenuti, ma non il mezzo con cui sono veicolati all’utilizzatore finale. Si tratta di creare un terreno uniforme per tutti i media audiovisivi, dalla Tv al telefonino. Vogliamo che ci sia uno zoccolo comune che garantisca la protezione di alcuni interessi di base della società”.
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