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Capire in anticipo se un film sarà un flop oppure un campione di incassi? Adesso sarà possibile grazie a un software, che permetterà ai grandi produttori di tirare un sospiro di sollievo.
La rivista britannica New Scientist ha pubblicato i dettagli di questa invenzione, che appartiene al professor Ramesh Sharda della Oklahoma State University.
“Stiamo cercando di prevedere il successo di un film sulla base di alcune cose che sono stabilite prima che venga prodotto“, ha detto il professore.
Sharda, esperto di sistemi di informatica, ha lavorato al modello per sette anni e ha ideato il programma dopo aver analizzato un database di 834 film usciti fra il 1998 e il 2002. L’invenzione sarà pubblicata nell’edizione di Febbraio del giornale Expert Systems With Applications.
Questo programma informatico è in grado di valutare il potenziale successo di una pellicola sulla base di sette parametri chiave: il profilo del cast; l’età degli spettatori cui il film si rivolge; il periodo di uscita nei cinema; il genere cinematografico; il livello degli effetti speciali utilizzati; se è un sequel oppure no e il numero di sale in cui dovrebbe essere proiettato.
Lo studioso ha spiegato di avere raggruppato le pellicole in nove categorie che andavano dal fiasco, intendendosi per tale qualsiasi film che avesse incassato meno di 1 milione di dollari al blockbuster, con incassi di 200 milioni.
Sharda ha sottolineato che il software non era in grado di analizzare le sfumature della trama ma riusciva a predire l’esatta categoria in cui si inquadrava il film nel 37% dei casi, percentuale che saliva al 75% se lo inquadrava nella giusta categoria o nelle due più vicine a quella giusta.
Tra le previsioni corrette: “Spiderman” e “Shrek”, che hanno sbancato i botteghini di tutto il mondo, mentre sono stati individuati immediatamente come flop i film “Waking Up in Reno” e “I Running Free”.
Lo scienziato ha dichiarato che attualmente sta lavorando con una delle più grandi major hollywoodiane per sviluppare ulteriormente il programma e renderlo più preciso. Sharda non ha però rivelato il nome della major.
A metà novembre, negli Stati Uniti i profitti legati alle vendite dei biglietti hanno registrato un calo del 7% a 7,6 miliardi di dollari, rispetto allo stesso periodo del 2004. Anche se i dati non tengono conto delle vendite legate a tre grandi film: “Harry Potter and the Goblet of Fire“, “The Chronicles of Narnia: The Lion, the Witch and the Wardrobe” e “King Kong“.
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