Italia
Italia ed Emirati Arabi Uniti hanno strategie comuni sul fronte dell’innovazione tecnologica e annettono notevole importanza agli strumenti digitali per l’evoluzione dei Sistemi-Paese e la competitività delle imprese. È quanto è emerso nel lungo e cordiale incontro che Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ha avuto nel pomeriggio di ieri, 30 novembre, con la Sceicca Lubna Al Qassimi, Ministro dell’Economia e del Piano degli Emirati Arabi Uniti, prima donna a ricoprire l’incarico di ministro nel Paese, il più avanzato del Medio Oriente nell’applicazione delle tecnologie digitali e nell’eGovernment.
In particolare, nel corso dell’incontro – come riferisce una nota – sono stati esaminati non solo la situazione delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT) nei due Paesi, ma anche i progetti di eGovernment che l’Italia sta conducendo in Iraq, Giordania e Libano.
La Sceicca Al Qassimi, che ha maturato un’esperienza di almeno tre lustri nell’ICT, ha invitato il Ministro Stanca a una visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, che ha accolto l’invito per il prossimo febbraio.
Intanto il MIT tira dritto verso la realizzazione della Società dell’Informazione, per superare il digital divide e avere un’Italia totalmente connessa, con rapporti sinergici e veloci tra Amministrazioni centrali e periferiche.
Ricordiamo che al Vertice ministeriale Ue, appena svoltosi a Manchester, è stato presentato uno studio del Governo inglese sull’evoluzione della Società dell’Informazione nei Paesi del G7 oltre che in Australia e Svezia, commissionato a una delle più qualificate società di consulenza (Booz Allen Hamilton), che ha riconosciuto come l’Italia su questo fronte non solo ha compiuto passi da gigante, colmando gran parte del gap accumulatosi per i ritardi del passato, ma per alcune applicazioni ha addirittura superato alcuni Paesi più avanzati. Si tratta, ha detto Stanca, di “una valutazione davvero positiva che riconosce il lavoro fatto in questi quattro anni nonostante la congiuntura economica negativa”.
Il ministro Stanca ha sottolineato come “in Italia è in atto una rivoluzione silenziosa che ci sta portando a registrare progressi innegabili che vanno riconosciuti e resi noti a cittadini e imprese. Ma una foresta che cresce fa sempre meno rumore di un albero che cade”.
Per sostenere questo processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana il Governo ha stanziato 1,2 miliardi di euro, ossia “il più grande investimento in tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) mai fatto nel nostro Paese”.
Tra i Paesi europei, l’Italia è quello che cresce più velocemente e nella classifica UE sui servizi online è all’8º posto (era al 12º nel 2001) tra i 18 Paesi esaminati, con il 4º tasso di crescita nel 2004.
Solo per l’eGovernment locale nella prima fase sono stati investiti per 134 cantieri digitali 500 milioni di euro e altri 400 milioni sono stati destinati alla seconda fase, che tra l’altro riguarda i Comuni minori, l’eDemocracy e lo sviluppo dei servizi pubblici online attraverso la Tv digitale terrestre (TDT). A quest’ultima applicazione ha partecipato anche la Regione Marche con Digimarche.dit, progetto del valore di 900 mila euro, di cui 170 mila co-finanziati dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.
Stanca ha inoltre reso noto che “lo stato di avanzamento dei progetti di eGovernment locale della prima fase ha registrato quest’anno una accelerazione: a fine settembre siamo arrivati al 74% di progressione dei lavori, rispetto al 40% dello stesso mese dell’anno scorso. Per 13 progetti siamo al 90%, ossia prossimi alla conclusione. Insomma, la maggior parte dei progetti sarà completata entro la fine della legislatura“.
In questa prospettiva, come ha spiegato lo stesso ministro esprimendo apprezzamento per l’iniziativa lanciata dal Comune marchigiano, il progetto Tecut del Comune di Fermo realizza in modo esemplare l’applicazione del metodo varato dal Governo per lo sviluppo dell’eGovernment nel nostro Paese. Il progetto, infatti, è un ottimo esempio del rapporto diretto tra Pubblica amministrazione, cittadini, imprese e territorio.
Stanca ha sottolineato come “questo sia il primo esempio in Italia non solo sul fronte del riuso, in quanto le soluzioni tecnologiche del Comune di Fermo, ente coordinatore e sviluppatore, sono state riutilizzate da tutti gli altri 700 enti aggregati, ma anche come Centro Servizi Territoriale, visto che il portale sovracomunale e i portali di tutti gli enti aggregati risiedono in un unico centro presso la Regione Marche, mettendo a disposizione di cittadini e imprese oltre 140 servizi pubblici online e coinvolgendo più di 900 piccoli Comuni italiani, ponendosi così come il più grande progetto nazionale di eGovernment locale per numero di enti coinvolti”.