Italia
“Oggi il modello di crescita basato sull’innovazione è caratterizzato da una centralità degli asset intangibili e il Governo ha tenuto conto di questo nel varo di misure che favoriscano la crescita di tali beni“. Di questo è convinto il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca.
Dopo aver rilevato che “finanziare l’innovazione ha presupposti diversi dal finanziamento dei beni reali, in quanto quelli immateriali non offrono garanzie reali, l’innovazione ha alti rendimenti ma rischio elevato e c’è una asimmetria informativa fra il finanziatore tradizionale, che non ha competenza per valutare investimenti tecnologici, e l’innovatore“, il ministro Stanca ha ricordato come il Governo, per superare questi nodi, “è già intervenuto con la riduzione del costo del lavoro e con incentivi pubblici, come i bandi per i poli tecnologici, il bando per l’innovazione di processo nelle filiere, il sostegno ai territori di eccellenza nel Sud, gli interventi per i distretti e lo stesso piano di eGovernment. E più recentemente con lo stanziamento di 100 milioni di euro per il Fondo High-Tech che stimola il venture capital a investire nelle piccole medie imprese tecnologiche del Sud”.
A tale proposito, ha spiegato Stanca, “a questo Fondo potranno accedere le società di private equity che vogliono investire in nuove start-up tecnologiche. Cerchiamo così di aggirare l’ostacolo rappresentato dalle dimensioni delle nostre aziende, tali da non consentire di sostenere piani e costi di ricerca e sviluppo. Questa iniziativa del Governo, inoltre, tiene conto che lo scoppio della bolla della new economy ha reso i fondi di investimento più cauti nei confronti delle imprese high tech”.
Tra le caratteristiche del Fondo, ha aggiunto il Ministro, “ci sono la durata di 10 anni del prestito e, in caso di successo, il fondo di private equity restituirà soltanto una piccola quota degli interessi legali. Non solo, ma sul modello adottato in Israele, abbiamo drasticamente ridotto le spese di istruttoria, che hanno sinora avuto un peso rilevante”.
“L’insieme di queste misure – ha concluso Stanca – dimostra in modo eloquente come il Governo abbia riservato un’attenzione concreta e senza precedenti alle tematiche dell’innovazione tecnologica non limitandosi al solo ammodernamento della pubblica amministrazione e all’alfabetizzazione informatica delle famiglie, ma anche introducendo una serie di strumenti e interventi per rendere più competitive le nostre imprese attraverso lo sviluppo e l’impiego delle tecnologie digitali”.