Tiscali in crescita: nei primi 9 mesi ricavi a 539,3 mln euro, grazie al boom di abbonati Adsl

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Tommaso Pompei

Il Cda di Tiscali ha approvato i risultati relativi al terzo trimestre concluso il 30 settembre 2005. I ricavi del Gruppo nel trimestre si attestano a 185,7 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al dato registrato nel terzo trimestre del 2004. Nei primi nove mesi del 2005 il Gruppo ha registrato ricavi per 539,3 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (479,4 milioni di euro). L’incremento del fatturato è attribuibile al segmento “accesso” e alla forte crescita del fatturato nel Regno Unito.

All’interno del segmento accesso continua la crescita dei ricavi ADSL che, attestandosi a 90,6 milioni di euro risultano in crescita del 45% rispetto al terzo trimestre 2004 e del 12% rispetto secondo trimestre 2005.

 

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Nei nove mesi i ricavi ADSL sono pari a 237,1 milioni di euro, con un peso del 59% circa sul totale ricavi da accesso, e una crescita del 58% rispetto ai primi nove mesi del 2004 (150,3 milioni di euro, con un’incidenza del 44% sui ricavi accesso). I nuovi clienti ADSL attivati nel terzo trimestre ammontano a circa 160 mila, portando il numero totale degli abbonati ADSL al 30 settembre 2005 a oltre 1,48 milioni (+8% rispetto al 30 giugno 2005).

I ricavi dial-up del trimestre si attestano a 48,7 milioni di euro, contro i 57,7 del terzo trimestre 2004. Tale contrazione riflette la migrazione dell’utenza dial-up verso la modalità ADSL. Gli utenti attivi dial-up ammontano a circa 3,38 milioni, in leggera contrazione rispetto al dato registrato a fine giugno 2005 anche a causa della stagionalità che caratterizza il terzo trimestre.

Nei primi nove mesi dell’esercizio i ricavi dial-up sono pari a 164,9 milioni di euro, in flessione (-16%) rispetto ai 195,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2004.

 

I ricavi voce nel trimestre ammontano a 21,6 milioni di euro (12% dei ricavi totali), contro i 21,5 milioni di euro (13% dei ricavi totali) registrati nel terzo trimestre 2004. Il risultato sostanzialmente stabile di tale linea di business, non riflette ancora la rifocalizzazione dell’offerta voce tradizionale verso i servizi voce su IP che presentano una maggiore redditività.

I ricavi nei primi nove mesi del 2005, sono pari a circa 65,6 milioni di euro (12% sui ricavi totali), in contrazione (-6%) rispetto ai 69,6 milioni di euro (15% sui ricavi totali) del 30 settembre 2004.

I ricavi derivanti dai servizi per le aziende nel trimestre sono pari a 16,8 milioni di euro (9% dei ricavi totali), in crescita del 49% rispetto agli 11,3 milioni di euro (7% dei ricavi totali) del terzo trimestre 2004, grazie ad una rifocalizzazione commerciale dell’offerta business.

I ricavi nei nove mesi si attestano a 45,3 milioni di euro (8% dei ricavi totali) in crescita del 19% rispetto ai 38,1 milioni di euro (8% dei ricavi) registrati nei primi nove mesi del 2004.

 

I ricavi da media e servizi a valore aggiunto nel trimestre si attestano a 6,4 milioni di euro (3% dei ricavi totali), in flessione rispetto ai 7,6 milioni di euro (5% dei ricavi totali) dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

 

Nei primi nove mesi dell’esercizio i ricavi ammontano a circa 21 milioni di euro (4% del totale ricavi) in contrazione rispetto ai 22 milioni di euro (5% del totale ricavi) registrati a fine settembre 2004.

 

Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA) nel terzo trimestre 2005 è stato pari a 31,7 milioni di euro (17% dei ricavi), in crescita del 25% rispetto ai 25,4 milioni di euro nel terzo trimestre 2004 (16% dei ricavi). Il Risultato Operativo Lordo dei primi nove mesi è pari a 84,1 milioni di euro in crescita dell’85% rispetto alla performance realizzata nello stesso periodo dell’esercizio 2004 (45,5 milioni di euro). In termini percentuali il miglioramento sui ricavi passa dal 9% al 16%. Tali risultati operativi sono stati resi possibili, oltre che dalla positiva dinamica dei ricavi, anche dal controllo dei costi e dalle efficienze realizzate. L’andamento dei costi variabili, grazie prevalentemente alla crescita della clientela ADSL nella modalità ‘unbundling’, ha consentito il miglioramento delle performance già a livello di Gross Margin (misura non riportata negli schemi di conto economico, in quanto non prevista dagli standard IAS/IFRS, ma fornita a titolo di ulteriore informazione), passato, come incidenza sui ricavi, dal 49% nei nove mesi conclusi al 30 settembre 2004 al 54% del corrispondente periodo 2005.

 

I costi operativi nel terzo trimestre 2005 si attestano a 63,5 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai 55 milioni di euro nel terzo trimestre 2004. L’incidenza sul trimestre dei costi operativi sui ricavi rimane invariata al 34%. Nei primi nove mesi dell’esercizio i costi operativi si attestano a 203,5 milioni di euro, in crescita del 17% in valore assoluto rispetto allo stesso periodo nel 2004 (174,6 milioni di euro) e con un’incidenza percentuale sui ricavi che passa dal 36% nei primi nove mesi dell’esercizio 2004 al 38% nel 2005.

 

Il Risultato Operativo (EBIT) del terzo trimestre 2005 negativo per 7,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 8,1 milioni di euro registrata nel terzo trimestre 2004.

Nei nove mesi il Risultato Operativo (EBIT) è negativo per 54,2 milioni di euro, in netto miglioramento (+28%) rispetto al dato negativo di 75,0 milioni di euro nei primi nove mesi dell’esercizio precedente. Tale performance è stata realizzata grazie al significativo miglioramento della redditività operativa lorda analizzata nel precedente paragrafo.

 

L’estensione della rete unbundling e i conseguenti investimenti operativi relativi alla connessione e attivazione dei nuovi clienti ADSL, nei primi nove mesi dell’esercizio hanno generato investimenti per 96,7 milioni di euro, di cui 65,7 milioni di euro imputabili a investimenti in beni immateriali e circa 31 milioni di euro in investimenti in impianti e macchinari (apparecchiature di rete). Tali investimenti hanno consentito di raggiungere e attivare, 10 siti nel Regno Unito (concentrati nell’area di Londra), oltre 330 siti in Italia e oltre 220 siti in Olanda. In Germania, dove si stanno attualmente effettuando test nell’area di Francoforte, i primi investimenti dovrebbero partire entro la fine del corrente esercizio. (r.n.)

 

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