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Circa 4,5 milioni di ordinazioni sono già state inoltrate al MIT per i Pc da 100 dollari, il progetto ideato da Nicholas Negroponte per informatizzare le aree più povere del pianeta partendo dai bambini.
Secondo Michalis Bletsas, stretto collaboratore di Negroponte, i primi modelli verranno prodotti nel 2006, ma la produzione di massa non partirà prima del 2007.
Nel frattempo, ¿¿più di 150 Paesi hanno già manifestato il loro interesse¿ per il progetto, con in testa il Brasile, per un totale di ¿4,5 milioni di commesse¿, ha affermato lo scienziato al quotidiano greco To Vima.
Bletsas, che in principio si dichiarava ¿scettico¿ riguardo al progetto, si dice ora sicuro della sua riuscita, anche in vista della stretta collaborazione tra il MIT e l’Onu.
¿Lo scopo del progetto è che ogni bambino possieda un Pc, e non si tratta di fornirne qualcuno alle scuole, poiché simili iniziative hanno sono già state fatte, e sono state un quasi fallimento¿.
Il sogno del professor Negroponte, direttore del Media Lab al MIT (Massachusetts Institute of Technology), nonché guru tra i più influenti dell’industria informatica mondiale, è quello di rendere i computer ubiqui come i telefonini, in quelle aree del mondo che sono prive delle tecnologie basilari e trasformare i bambini ¿ diretti destinatari dell’iniziativa – in ¿agenti del cambiamento¿.
Fornire un Pc a ogni bambino disagiato del mondo, spiega Negroponte, permetterà non solo di rivoluzionare la loro educazione, ma anche di trasferirla agli adulti nel modo più semplice e immediato.
l’iniziativa 100 Dollars Laptop Project (HDLP) che, a prima vista, sembra sfidare tutte le leggi di produzione, è stata presentata a gennaio di quest¿anno nel corso del Forum economico mondiale di Davos e, da allora, ha fatto diversi passi avanti.
Tra i partner corporate che hanno già aderito, devolvendo i primi 2 milioni di dollari al progetto, la Advanced Micro Devices (fornirà i processori); la News Corp di Rupert Murdoch (tecnologie satellitari); Google (applicazioni thin-client).
I laptop da 100 dollari saranno dotati di acceso Wi-Fi e porte USB, saranno indistruttibili e ¿così simili agli attuali laptop da esserne quasi indistinguibili¿, pur dovendo ammettere che le macchine avranno un processore un po¿ più lento e una più modesta capacità di memoria.
Importante, spiega Negroponte, è soprattutto fornire la mobilità e tecnologie innovative e resistenti, anche per questo l’iniziativa ha puntato sulla creazione di laptop piuttosto che sul riciclaggio di Pc dismessi dai Paesi industrializzati.
Il progetto è essenzialmente non-profit: ogni computer costerà intorno ai 90 dollari e i restanti 10 verranno gestiti in base alle esigenze dei governi.
l’HDLP, infatti, non sarà venduto direttamente al pubblico, ma commissionato e distribuito dalle autorità nazionali, attraverso i Ministeri dell’educazione.
¿La sfida tecnologica è reale e bisognerà fare importanti passi avanti, ma la maggior parte dei soldi verranno recuperati in altri modi¿, ha spiegato Negroponte.
Per sviluppare i laptop, il MIT collaborerà con un piccolo numero di società, con l’obiettivo di produrre fino a 200 milioni di Pc entro il prossimo anno.
La presentazione del progetto costituirà uno degli avvenimenti clou del secondo Summit mondiale della società dell’informazione, che si terrà a Tunisi dal 16 al 18 novembre.
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