Cellulare mon amour: l¿Italia prima in Europa per numero di sim attive

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Telefonia mobile

L¿Italia pu&#242 vantarsi di un nuovo primato: quello del Paese europeo con la pi&#249 alta concentrazione di telefonini.

&#200 quanto emerge da un rapporto ITU che verr&#224 pubblicato a novembre ed &#232 stato anticipato dal Corriere della Sera.

L¿amore che il Bel Paese nutre per i cellulari ci porta in cima alle classifiche europee e mondiali: con 109,42 sim card su 100 abitanti, l¿Italia ha superato il Lussemburgo e, in termini globali, &#232 seconda soltanto a Hong Kong (con 114 telefonini su 100 abitanti).

I dati si riferiscono al numero di sim card attive, e non al numero di telefonini, ecco perch&#233 molti Paesi, Lussemburgo incluso, li hanno contestati, sostenendo che i numeri sarebbero ¿gonfiati¿ poich&#233 molti italiani, come risultato delle promozioni degli operatori, usano pi&#249 di una sim sullo stesso telefonino.

Tant¿&#232.

L¿Italia primeggia comunque anche nella terza generazione: con oltre 6 milioni di utenti (dati Jwire), il nostro Paese si piazza al primo posto in Europa e al dodicesimo posto mondiale, su 70 Paesi che hanno lanciato i servizi.

In termini assoluti, con 62,75 milioni di utenti, l¿Italia &#232 seconda in Europa dopo la Germania, e settima al mondo dopo Giappone, Usa, Cina, Russia, Germania e Brasile.

La societ&#224 dell¿ubiquit&#224, in cui saranno connesse in ogni momento e in ogni luogo non solo le persone tra loro, ma anche gli oggetti della nostra vita quotidiana, &#232 stata al centro di un workshop internazionale promosso dall”ITU, dalla Regione Valle d”Aosta e dal ministero delle Comunicazioni in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni a Saint Vincent.

Al centro del dibattito la promozione internazionale del nostro Paese in tema di “reti di nuova generazione”, che stanno nascendo dalla convergenza di piattaforme tecnologiche fino ad oggi separate, come la televisione, la rete, i telefonini.

Visto che le premesse di una societ&#224 a tecnologia pervasiva sono in Italia molto buone, a giudicare dalla straordinaria penetrazione del mobile e dalla impressionante velocit&#224 di diffusione della banda larga, ITU ha dedicato al nostro Paese due case study presentati in anteprima durante il workshop.

Le sperimentazioni avviate in Italia in tema di televisione digitale, Mobile Tv e comunicazioni wireless – ha spiegato Cristina Bueti, autrice insieme a Marco Obiso dell¿ITU, dei case study italiani ¿ possono rappresentare gi&#224 una best practice a livello internazionale e dovrebbero auspicabilmente essere esportate anche in altre regioni.

¿L¿Italia ¿ ha spiegato la Bueti ¿ &#232 all¿avanguardia nel settore della telefonia mobile, ma anche della banda larga, che avanza a un buon ritmo e ha registrato 5,6 milioni di nuovi utenti nel solo mese di giugno¿.

Alessandra Talarico


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