Mercato Tv britannico: obiettivo battere BSkyB. Il triple play l’arma vincente?

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Gli operatori via cavo britannici si alleano per competere meglio con le piattaforme satellitari sul mercato televisivo. Alla luce della recente fusione tra NTL e Telewest, sembra questa la nuova strategia adottata dai player d’oltremanica per mettere alle corde la payTv di Rupert Murdoch, BSkyB.

 

l’accordo tra le due società, entrambe quotate al Nasdaq, ha dato vita al secondo più grande gruppo britannico di comunicazioni, leader nell’offerta triple play. Secondo i termini dell’accordo ogni azionista Telewest riceverà 16,25 dollari cash e 0,115 azioni NTL per ogni azione presentata, per un valore di circa 23,93 dollari (6 mld di dollari l’ammontare complessivo). NTL assumerà il debito di Telewest per circa 3 miliardi di dollari. L’operazione dovrebbe essere perfezionata entro il primo trimestre 2006. L’amministratore delegato di NTL, Simon Duffy, guiderà il nuovo gruppo, mentre l’AD di Telewest, Barry Elson, lascerà l’incarico.

Nel 2002, Telewest era stata messa in procedura fallimentare, prima d’essere rilevata dai creditori. Tra cui i fondi di investimento Huff Asset management, FMR Corp., Franklin Mutual Advisor e Oaktree Capital. La ricostruzione finanziaria ha permesso la ripresa del gruppo e la riduzione dell’indebitamento.

Con un fatturato annuo di 3,4 miliardi di sterline, un utile operativo di 1,2 miliardi di sterline, e quasi 5 milioni di clienti (3,3 milioni NTL e 1,8 milioni Telewest), il nuovo gruppo spera d’essere un degno competitor della Tv satellitare di Murdoch.

Ma la strada da fare è ancora lunga. BSkyB conta 7,8 milioni di abbonati e un utile annuo di 4,1 miliardi di sterline.

Ma il vantaggio dell’accoppiata, NTL-Telewest, è d’aver immediatamente acquisito un posto di grande rilevanza sul mercato delle offerte triple play con 3,3 milioni di abbonati alla Tv, 2,5 milioni all’accesso Internet a banda larga e 4,3 milioni alla telefonia. l’obbiettivo è battere BSkyB proprio in questo settore.

A Duffy l’arduo compito di integrare le due società. Secondo la banca UBS, quasi un quarto dei 19.000 dipendenti potrebbero perdere il posto. Nel proprio comunicato NTL ha, infatti, menzionato la propria intenzione a realizzare risparmi per quasi 1,5 miliardi di sterline.

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