Italia
In Italia nel 2004, Internet ha assorbito il 2,5% dei circa 10,5 miliardi di euro spesi complessivamente dalle imprese in inserzioni commerciali sui diversi mezzi. E¿ quanto emerge dal Rapporto Non Solo Banner, realizzato da e-Media Institute, organizzazione indipendente che svolge attività di ricerca socio-economica e consulenza di direzione, nei settori dei media e della comunicazione.
Considerato l’insieme delle diverse forme di pubblicità, la spesa delle imprese in inserzioni commerciali su Internet ha raggiunto sul mercato italiano, nel 2004, un valore stimabile tra 253 e 276 milioni di euro.
Lo scorso anno, il valore della spesa delle imprese per pubblicità su Internet è stato pari a tre volte quella destinata alla sala cinematografica, a due terzi di quella destinata alla radio e poco più di un terzo di quella delle affissioni. La spesa su Internet vale ormai il 5% di quella destinata alla televisione.
Come spiega una nota, la stima elaborata da e-Media Institute non si riferisce alla sola spesa per banner o per altre forme di pubblicità tabellare o di sponsorizzazione, ma include altresì forme di pubblicità quali gli annunci delle imprese (nei diversi generi merceologici), le inserzioni in guide, directories e motori di ricerca, oltre ad altre forme di comunicazione commerciale basate sulla inserzione di un messaggio (o di un logo) in un prodotto editoriale.
Tra il 2003 e il 2004 il mercato ha fatto registrare una crescita media pari al 15,7%, trainato dalla buona performance delle inserzioni commerciali sulle directories di aziende e dall’esplosione delle forme pubblicitarie abbinate alla ricerca di parole chiave da parte degli utenti (Keyword Advertising). Queste due tipologie pubblicitarie valgono nel 2004 tra i 130,2 e i 138,7 milioni di euro, più della metà della spesa complessiva.
Come sottolinea il Rapporto, a fronte di un certo decremento della spesa per banner e altre forme di pubblicità tabellare (quali interstitial e pop up), nel 2004 gli annunci delle imprese (riferiti principalmente alle inserzioni di genere lavoro, automotive e immobiliare) hanno raggiunto un valore compreso tra i 30 e i 37 milioni di euro, pari al 12,5% circa del mercato complessivo.
l’espansione del mercato delle connessioni a banda larga e la nuova vitalità nel settore dell’editoria online sono gli elementi che hanno garantito una crescita del mercato, dopo il ciclo recessivo del periodo 2001-2003, e che sembrano poterne assicurare stabilmente lo sviluppo nei prossimi anni.
Per l’anno in corso, e-Media Institute stima la spesa delle imprese per inserzioni commerciali su Internet possa far registrare un incremento sull’anno precedente nell’ordine del 18%. (r.n.)
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