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Pirateria: domani a Londra, il gotha dell’industria mondiale si riunisce per adottare una strategia comune

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Per iniziativa della Camera di Commercio Internazionale (International Chamber of Commerce ¿ ICC), domani 4 ottobre, si riuniranno a Londra i presidenti delle maggiori società vittime della pirateria e della contraffazione. l’obiettivo è di realizzare una fitta rete di collaborazione e cooperazione nella lotta a questo crimine. In prima linea, naturalmente, l’industria discografica e cinematografica.

Per la prima volta le vittime della pirateria in tutte le sue forme si riuniranno a uno stesso tavolo per avviare un lavoro comune.

Grazie all’impegno della Camera di Commercio Internazionale e della BASCAP (Business action to stop Counterfeiting and Piracy), l’associazione di lotta alla pirateria e alla contraffazione, diversi grandi nomi potranno confrontarsi.

Ci saranno Jean-René Fourtou, presidente di Vivendi Universal, Eric Nicole, presidente di EMI, ma anche Steven Ballmer, presidente di Microsoft. Ma saranno presenti anche i rappresentanti di altri settori minati dalla contraffazione, come quello della farmacia (GlawoSmithKline), l’energia (Air Liquide) e l’agroalimentare (Nestlé). I più interessati, appare evidente, sono le case discografiche e i produttori di software, ma saranno tutti uniti per uno scopo comune, la lotta globale alla pirateria in tutte le sue forme

 

Il mercato della contraffazione e della pirateria costa all’economia mondiale circa 600 miliardi di dollari ogni anno. E si tratta di un fenomeno che esiste da tempo immemorabile, alcune industrie sono per così dire ¿abituate¿, ma ci sono altre che stanno scoprendo solo adesso questo ¿cancro¿ e i danni che può provocare, a volte veramente devastanti. l’industria discografica ha fatto della lotta alla pirateria, specialmente quella Internet, una propria priorità. 

 

Secondo l’IFPI (The International Federation of the Phonographic Industry), nel 2004 le vendite di dischi pirata hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro, circa il 34% del mercato discografico mondiale.

In totale, le entrate illegali ¿ vale a dire tutte le entrate registrate dal mercato parallelo ¿ arrivano a 5,6 miliardi di euro.

Ma anche i produttori del cinema si preoccupano del dilagare di questo fenomeno. Secondo la MPAA (Motion Picture Association of America), la pirateria nel cinema d’oltre-Atlantico è stimata in circa 3,5 miliardi di dollari l’anno.

 

Il nemico giurato di tutte le grandi industrie è il peer-to-peer (P2P). Recentemente, l’Australia ha ordinato a KaZaA (il più famoso sito di scambio di file) d’assumere una posizione più ferma contro la pirateria online. In effetti, anche se sono sempre di più i siti di file-sharing che stanno imboccando la via della legalità, qualche refrattario continua a lasciare campo libero alla pirateria.

Questo significa che la pirateria continua a svilupparsi sotto qualunque forma e i consumatori sono sempre più golosi di questi prodotti meno cari, anche se corrono il rischio di beccarsi una bella multa e pesanti condanne…

 

Raffaella Natale

 

 

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