Mondo
I telefonini con foto o video camera integrata sono sempre più diffusi, ma sempre più spesso i loro proprietari non riescono a capire quando è il caso di spegnerli.
L¿eccessivo voyeurismo crea, infatti, una distorsione nell¿uso della tecnologia, che si trasforma così in un¿arma a doppio taglio.
La smania di fare uno scoop o comunque di riprendere un frammento di realtà ¿fuori dall¿ordinario¿, fa spesso dimenticare ai novelli reporter mobili le basi della civiltà.
Come nel caso portato alle cronache dalle forze dell¿ordine neozelandesi, secondo cui i fotografi amatoriali armati di videofonino violano troppo spesso la privacy delle vittime di incidenti stradali, anche gravi, pensando a scattare macabre foto piuttosto che circolare e lasciare spazio ai soccorsi.
Riferisce l¿ispettore Gary Knowles che il mese scorso, ¿centinaia di persone filmavano i soccorsi di un incidente mortale in cui hanno perso la vita un ragazzo di 16 anni e sono rimaste ferite 4 persone tra cui una coppia e il loro bambino¿.
Non ci sono leggi che vietano di farlo, dovrebbe essere piuttosto il buon senso individuale a fermare lo scatto o la ripresa in simili circostanze, in cui l¿uso del telefonino può essere considerato come un¿estensione morale del furto.
A che scopo poi, scattare foto così tragiche, quando si incorre anche nel rischio di richiesta danni nel caso in cui le foto fossero pubblicate senza il consenso degli interessati?
È difficile, certo, passare dal luogo di un incidente senza allungare il collo e guardare: le persone normali, però, passano avanti. Alcuni invece si fermano e scattano foto, anche quandoquando ci sono morti o feriti.
Immediatamente dopo gli attentati nella metropolitana di Londra, i siti web e le Tv sono stati inondati da foto scattate direttamente sul posto coi cellulari: alcuni canali televisivi hanno riferito che molti scatti erano impubblicabili per la loro crudezza.
Molti hanno esaltato il concetto della presa diretta e forse della verità insite nelle foto scattate dal cellulare che, in alcuni casi limite, possono effettivamente aiutare a far luce su determinati crimini, come il furto.
Se così non fosse, non sarebbe stato necessario vietare l¿uso dei videofonini in molte piscine e luoghi pubblici e le cronache non dovrebbero riportare casi come quello successo in Gran Bretagna di recente, quando un gruppo di balordi ha pestato una donna solo per scattarle delle foto col telefonino e inviarle agli amici per farsi due risate.
Negli Usa, invece, 4 studenti sono stati arrestati per comportamento indecoroso sull”autobus: iquattro ¿ di età compresa tra 12 e 14 anni ¿ molestavano una ragazza continuando a chiederle di mostrare loro il seno per poter scattare col cellulare. Al rifiuto della ragazza, la banda le avrebbe strappato di dosso la maglietta, costringendo l”autista a intervenire ea chiamare la polizia.
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