Europa
Dal nostro inviato a Parigi
La giornata di aperturadell¿IDC European IT Forum 2005 (Parigi, 26-27 settembre) è tutta all”insegna del progetto presentato da Nicholas Negroponte e dalla sua figura dicarismatico leader tecnologico fin dai tempi della pubblicazione di Being Digital (1995), quando teorizzò che il mondo sarebbe diventato iper-connesso e globalizzato all”insegna del digitale.
L¿IDC Forum è la conferenza annuale più prestigiosa in Europa per il settore dell¿ICT, scopo dell”evento è, infatti, riunire una volta l”anno CEO, CIO, e top business executive delle principali aziende europee, per una due giorni di confronto e dibattito sui trend dell”informatica e delle telecomunicazioni.
Nicholas Negroponte ha presentato ieri, 26 settembre, il portatile che il Presidente brasiliano Lula porterà nelle case delle famiglie brasiliane più povere. Obiettivo del progetto Olpc (One Laptop per Child), concepito proprio da Negroponte in seno al Media Lab del MIT (Massachusset Institute of Technology), èquello di favorire il superamento del digital divide per i Paesi in via di sviluppo. Il Brasile è uno dei Paesi latino-americani “guida” per l”iniziativa, considerato come “emergente” ma con quasi venti milioni di connessioni alla Rete e uno degli indici di informatizzazione più alti del “Sud del Mondo”, a partire dalla politica con la recente introduzione dell”urna elettronica, fino alle banche che sono tra le più digitali del Sud America.
Ma vediamo più in dettaglio il computer, che sarà ufficialmente presentato tra un paio di settimane. E” un laptop, perché la mobilità è stata riconosciuta come uno degli aspetti più importanti per la “democratizzazione” dell”informatica odierna, ha però una manovella visto che deve poter essere ricaricato anche in quei villaggi dove la corrente elettrica non c”è, assolvendo così al duplice compito di portare letteralmente “luce” e conoscenza a tutti i membri della famiglia. L”obiettivo è l”uso secondo il modello del PC sharing, in modo che i giovanissimi che lo useranno potranno insegnare loro stessi a genitori, parenti e amici. Sistema operativo Linux, precaricato, chip da 500 Mhz da 75 dollari, schermo da 30 dollari con qualità relativamente bassa.
Lo schermo è ruotabile e all”occorrenza diventa una lavagnetta per scrivere. Il laptop sarà adatto ad ambienti WiFi e predisposto per connessioni con telefoni cellulari, secondo Negroponte l”altra metà della sfida al ribasso dei prezzi per l”evoluzione dei Paesi in via di sviluppo. Negroponte ha fissato per il PC un prezzo che è simbolicamente distruttivo di ogni barriera all”entrata, 100 dollari l”uno per i governi (perl”esattezza i Ministeri dell”Istruzione) che lo acquisteranno per distribuirlo gratuitamente agli studenti poveri; tra questi sono stati contattati anche la Cina, l”Iraq, la Cambogia, la Colombia e diversi Paesi africani.
A fronte di un costo di produzione medio per macchine di questo genere, stimato dagli esperti dell”MIT intorno ai 600 dollari (la maggior parte va in marketing e comunicazione nei Paesi occidentali), l”obiettivo è costruirne e distribuirne più di 220 milioni in tutto il mondo. Gli studenti lo riceveranno non in usufrutto, ma in vera e propria proprietà, gestendone la vita utile per l”intera durata. Tutto il progetto verrà gestito da un”ONG omonima, a cui sarà affidato lo scouting di componentistica presso i fabbricanti di PC e gli accordi con gli operatori di telefonia fissa e mobile per la connessione in Rete.
La proposta, avanzata dallo stesso Negroponte per la prima volta al World Economic Forum di Davosin Svizzera nel gennaio di quest”anno, ha riscosso qui grande successo a giudicare dall”interesse dimostrato dagli operatori del settore e da una platea affollatissima di giornalisti; che hanno anche chiesto al guru americano quali aziende saranno coinvolte dall”ONG nel progetto. Tra quelle che hanno aderito, ad oggi, spiccano nomi come quello di Google, ADM, Brightstar, News Corp e Red Hat.
Ma la vera novità di questo computer è l”aspetto legato al wireless, che è stato anche al centro del panel coordinato da Crawford del Prete, Senior Vice President Hardware and Communication di IDC.
Panel a cui è intervenuto anche Negroponte, che è nel board of Directors di Motorola, evidenziando che l”evoluzione del wireless non riguarda solo le multinazionali del settore, ma ilgiudice ultimo dell”evoluzione tecnologica legata alla mobilità, che è la società dell”informazione!
Proprio i telecom provider dovranno rendersi conto, tra l”altro, che il controllo totale del business legato al wireless sarà di fatto impossibile in futuro. Esperienze come quelle del VoIP lo dimostrano, ritagliando un ruolo per gli incumbent più da system integratorsche da dominatori incontrastati a tutto campo. Dal dibattito in realtà non emerge né il nome, né il modello di impresa che dominerà la mobile life experience, risulta chiaro, però, che è in un ambiente di totale nomadicità che si giocherà la partita di domani. Secondo Negroponte in questo scenario l”aspetto regolatorio sarà cruciale nel decidere in che termini tecnologie come WiMax e WiFi potranno diventare definitivamenteglobali.
Il wireless si riduce dunque a una mera tecnologia, mentre la parola d”ordine lanciata da questa importante IT Conference è “mobilità“, intesa come un modo di vivere e allo stesso tempo uno spazio dove si sta allargando il diritto di poter essere interconnessi. I primi che stanno sperimentando tutto questo sono certamente i TOP manager delle grandi aziende dove servizi come la mail-push, sul quale secondo l”Herald Tribune di oggi si è lanciata anche Palm dopo Blackberry, faranno la differenza in produttività. Se oggi, secondo gli analisti IDC, solo il10% delle aziende in Europa sono connesse alla Rete con tecnologie emergenti come le WLAN, è probabile che a partire dal 2007 il WiMAX rappresenterà una seria alternativa al cavo.
(L.D.)
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Computer a 100 dollari per i Paesi emergenti. Prende vita il sogno di Nicholas Negroponte (MIT)
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