Europa
In questi ultimi mesi, in seguito agli attentati terroristici di Londra e Madrid, la conservazione dei dati delle telecomunicazioni è stataal centro del dibattito politico europeo, come valido strumento per l”offensiva antiterroristica.
Due proposte concorrenti sono attualmente al vaglio: un progetto quadro proposto da 4 Stati membri e una proposta di direttiva della Commissione europea.
Peter Hustinx, il Garante o Supervisore europeo alla protezione dei dati (European Data Protection Supervisor – EDPS), che ha pubblicato oggi la sua opinione sulla proposta della Ue, sottolinea che quello della conservazione dei dati è un argomento ¿estremamente sensibile¿ dal momento che la direttiva avrà un impatto diretto sulla ¿protezione della privacy dei cittadini europei¿ ed è dunque essenziale che essa rispetti ¿i loro diritti fondamentali, consolidati dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani¿.
¿Una misura legislativa che indebolirebbe la protezione di questi diritti è non soltanto inaccettabile ma anche illegale¿, ha aggiunto Hustinx.
La proposta di direttiva della Commissione prevede l¿armonizzazione a livello dell¿UE degli obblighi dei fornitori di servizi elettronici di comunicazione o dei gestori di reti di telecomunicazioni disponibili al pubblico di conservare per un periodo di un anno i dati relativi alla telefonia mobile e alla telefonia fissa e per sei mesi i dati relativi alle comunicazioni via Internet.
La proposta non si applica al contenuto effettivo delle comunicazioni. Essa include inoltre una disposizione volta a garantire che i fornitori di servizi o i gestori di reti vengano rimborsati dei costi aggiuntivi comprovati in cui potranno incorrere.
L¿EDPS, pur non essendo convinto della necessità di tale direttiva, ne analizza i principali elementi.
Se il Consiglio e il Parlamento europeo decideranno che la conservazione dei dati è necessaria nel quadro delle inchieste su delle gravi infrazioni penali, bisogna tener conto di alcuni criteri perché la direttiva sia accettabile.
Tra questi:
Periodi di conservazione rigorosamente limitati: i periodi devono rispondere alle esigenze delle autorità competenti e devono essere armonizzati dagli Stati membri. Devono essere stabiliti, quindi, dei periodi massimi di conservazione dei dati che non siano più lunghi di 12 mesi.
Numero limitato dei dati registrati: questo numero deve tener conto dei bisogni delle autorità competenti, che devono altresì garantire che non sia possibile accedere ai contenuti delle comunicazioni.
Garanzie adeguate: sono necessarie delle clausole specifiche sull¿accesso ai dati per garantire che solo le autorità competenti possano utilizzare i dati nei casi individuali.
Una infrastruttura tecnica appropriata deve essere messa in opera per garantire la sicurezza dei dati, ricorrendo anche a incentivi finanziari, e le persone coinvolte devono avere la possibilità di esercitare i propri diritti, di cui devono farsi garanti le autorità per la protezione dei dati personali.
La motivazionedell¿EDPS contiene diverse proposte costruttive e concrete per rendere accettabile la proposta di direttiva della Ue relativamente ai diritti fondamentali dei cittadini e sottolinea che la co-decisione del Consiglio e del Parlamento è la sola procedura ammissibile, essendo l¿argomento estremamente delicato.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Conservazione dei dati tlc: la Ue propone regole efficienti, rispettose dei diritti dei singoli e delle imprese
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