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Qual è il futuro delle tecnologie WiMax di fronte all¿evoluzione delle reti mobili di terza generazione e dei servizi a esse connessi?
Questa settimana, Verizon Wireless negli Usa e Vodafone in Europa hanno annunciato i loro piani per integrare nei computer portatili le rispettive tecnologie a banda larga wireless cellular-based.
L¿idea di dotare i laptop di capacità di connessione senza fili ad alta velocità è anche alla base del WiMax, fortemente sponsorizzato da Intel, ma per i primi prodotti basati su questa tecnologia bisognerà aspettare ancora un paio d¿anni.
Nonostante la grande enfasi riservata al WiMax, infatti, l¿industria non intende restare a guardare e, nei prossimi mesi, molti big player come Dell, HP e Lenovo presenteranno dei laptop con tecnologia EV-DO integrata.
EV-DO è uno standard di Qualcomm che offre una velocità di trasmissione dati su reti mobili fino a 2,4 Mbyte al secondo, utilizzando le frequenze degli attuali servizi di telefonia mobile.
Per accedere alla rete dati di un operatore 3G, in genere, bisogna acquistare separatamente e installare una data card PCMCIA, ma con l¿integrazione del 3G nei computer portatili, l¿appeal del ¿Centrino WiMAX¿ di Intel è destinato a scemare?
Forse ancora è troppo presto per dirlo con certezza, ma le evoluzioni del mercato di sicuro riserveranno molte sorprese.
Quest¿anno, circa l¿80% dei laptop avrà il Wi-Fi integrato, per effettuare immediatamente la connessione a una rete WLAN pubblica o privata, senza bisogno di hardware aggiuntivo.
Nel caso di Dell, la percentuale di laptop con Wi-Fi integrato sarà del 90%.
Negli Usa, Verizon Wireless offre il servizio EV-DO ¿BroadbandAccess¿ in 60 mercati americani e copre 140 milioni di persone. Il servizio permette di connettersi a Internet a velocità medie comprese tra 400 e 700Kbps.
Nel frattempo, in Europa, Vodafone ha annunciato di stare lavorando a una serie di Pc OEM con data card 3G integrate, che verranno lanciati entro i prossimi 18 mesi, mentre Novatel Wireless ha annunciato 2 nuovi modem wireless HSDPA, l¿Expedite EU730 e l¿Expedite EU740, concepiti per l¿integrazione nella scheda madre dei laptop.
Da quando ha lanciato il 3G, Vodafone ha venduto 400 mila Pc card esterne, un nonnulla se si pensa ai 12 milioni di computer venduti ogni anno in Europa, ma l¿integrazione delle capacità di connessione all¿interno dei Pc servirà sicuramente da traino alle tecnologie cellular-based.
Questo stato di cose avrà un impatto a lungo termine sul WiMax, ma molto più a breve tempo sugli operatori hot spot.
Al momento, il costo dei servizi cellulari wide area sono decisamente maggiori rispetto ai costi del Wi-Fi: ad esempio, il servizio EV-Do di Verizon costa 60 dollari al mese, contro i 29,99 per l¿accesso illimitato agli hot spot di T-Mobile USA.
L¿appeal dell¿ubiquità dei cellulari rispetto alla natura più localizzata degli hot spot dovrebbe tuttavia attrarre sempre più utenti, per non parlare dei problemi di autenticazione e di roaming che affliggono le reti Wi-Fi.
Le tecnologie Umts, di contro, sono basate sulla sicurezza SIM e l¿autenticazione avviene in modo trasparente, ma sono penalizzate dalla maggiore velocità di connessione (1-3 Mbps contro 400Kbps).
Con la prossima generazione 3G ¿ EV-DV per gli operatori CDMA e HSDPA per quelli UMTS ¿ la velocità dovrebbe salire a 2Mpbs.
A quel punto, le reti Wi-Fi saranno più veloci (ADSL a 20Mbps e Wi-Fi a 100Mbps) ma quando arriverà il WiMax le differenze di performance col 3G saranno poche.
Il futuro, in sostanza, è più che mai incerto: gli operatori mobili stanno accelerando il passaggio alla prossima generazione 3G e con l¿integrazione della tecnologia nei laptop l¿appeal del WiMax potrebbe subire dei contraccolpi.
L¿altra promessa del WiMax è di ridurre i costi delle infrastrutture e, di conseguenza, far abbassare i prezzi dei servizi broadband wireless.
Se gli operatori mobili, tuttavia, sapranno rispondere anche su questo fronte, allora il WiMax dovrà fare i conti con un mercato molto difficile da conquistare.
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