Europa
L¿associazione francese e-Enfance vorrebbe che tutti gli Internet service provider integrassero automaticamente nelle loro offerte un ¿efficace sistema di filtro dei siti non adatti ai bambini¿. Questa la risposta dell¿associazione, il cui obiettivo è che bambini e adolescenti possano ¿comunicare in tutta sicurezza¿, ai dati di Médiamétrie pubblicati dalla Delegazione degli utenti Internet (DUI).
Secondo questo Studio, il 71% dei genitori, che hanno figli tra i 6 e i 15 anni, non danno libero accesso a Internet ai propri ragazzi, perché ritengono che la navigazione sul web possa essere pericolosa.
Stando ai dati Médiamétrie, quasi un genitore su tre (31%), che hanno una connessione Internet da casa non sanno dell¿esistenza di software di controllo e, tra quelli che sanno di questo tipo di protezione (69%), solo il 25% ha usa questo programma.
Uno dei motivi per cui ancora non si è proceduto all¿installazione dei software i questione è che costano troppo. Ma alla base c¿è anche la mancanza di competenza tecnica e di sufficiente informazione.
e-Enfance ha realizzato uno Studio comparativo sull¿offerta degli Isp e dei servizi Internet. AOL e MSN sono i ¿precursori¿ di questo tipo di iniziative volte a proteggere i piccoli navigatori della Rete. Il software di protezione è incluso nel pacchetto e compie automaticamente l¿azione di filtraggio dei siti ¿no adatti¿ ai più giovani.
L¿associazione evidenzia che anche Cegetel e Wanadoo presentano le caratteristiche dei due siti precedenti, salvo per il fatto che il software è disponibile dietro pagamento. Alice, Club Internet, Nc Numéricable, Neuf Telecom e Noos permettono di fruire di questa opzione sempre a pagamento, lamenta l¿associazione, che sottolinea quanto sia difficile trovarla sull¿home page di questi siti. Operazione che risulta ancora più difficile per i genitori su Noos e Neuf Telecom.
Free, secondo Isp in Francia preceduto da Wanadoo, figura in coda, essendo uno di quei siti che non offrono nessuna soluzione di filtraggio. Free ¿no rispetta la legge”, ha sottolineato Christine du Fretay, presidente dell¿associazione. Dal 2000, infatti, gli Isp hanno l¿obbligo di informare i genitori sui software di controllo e filtro dei contenuti non adatti ai più piccini.
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