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Il gigante dell¿elettronica giapponese, Sony, ha presentato a Tokyo la nuova linea di televisori a schermo piatto LCD e retroilluminati che saranno messi in commercio sui mercati mondiali con il nome Bravia. La speranza del gruppo è quella di portare nuovamente in utile la produzione televisiva. La nuova linea Bravia succede, infatti, a Wega.
In occasione della conferenza stampa indetta per lanciare i nuovi prodotti, Katsumi Ihara, direttore generale aggiunto di Sony, ha dichiarato che, per il secondo trimestre dell¿esercizio finanziario 2005, la divisione televisori dovrebbe tornare a essere redditizia. La società intende portare il numero di televisori LCD venduti a 2,6 milioni per quest¿anno, contro 1 milione del 2004.
Il primo trimestre dell¿esercizio 2005-2006 non è stato, infatti, molto brillante per i gruppi d¿elettronica giapponesi che, tranne rare eccezioni, sono andati in rosso per via di un mercato concorrenziale molto agguerrito.
Tra aprile e giugno scorsi, i produttori giapponesi hanno subito in pieno gli effetti negativi della crescita delle materie prime e non sono riusciti a competere con alcune società del mercato asiatico che tirano al ribasso i prezzi dei prodotti finiti.
Il caso più simbolico è stato appunto quello di Sony che ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 7,3 miliardi di yen (53,9 milioni di euro). Lo stesso periodo del 2004, il gruppo aveva registrato un utile netto di 23,3 miliardi di yen.
La maggiore difficoltà è quella di mantenere dei margini operativi sufficienti nel settore ultraconcorrenziale dei prodotti radiotelevisivi di consumo.
Senza contare il peso delle spese di ristrutturazione e quelle per il marketing e le ricerche nel settore dell¿entertainment.
Il gigante spera di uscire dalla zona negativa entro la fine dell¿esercizio (marzo 2006), ma ha tuttavia visto al ribasso le proprie pretese, prevedendo un utile netto di 10 miliardi di yen, circa 8 volte in meno rispetto a quanto ipotizzava fino a 3 mesi prima.
La scelta di lanciare la nuova linea di televisori è sicuramente parte del nuovo piano strategico che punta al rilancio. Il nome Bravia è stato scelto per sottolineare la differenza dei nuovi prodotti e sollevare l¿interesse dei clienti per un mercato caratterizzato dalla guerra tecnologica e da una feroce concorrenza dei prezzi.
I nuovi modelli a schermo piatto LCD Bravia high-definition (HD) sono i primi di Sony a essere prodotti sulla base degli schermi fabbricati a Seul dalla joint venture S-LCD detenuta con la società sudcoreana Samsung Electronics.
Sony sta accelerando anche per quanto riguarda la divisione videogame, Sony Computer Entertainment (SCEI), e ha annunciato l¿accorpamento di tutti gli studios di produzione sparsi nel mondo in una sola unità, che si chiamerà SCE Worldwide Studios (SCE WWS).
La fusione dei quattro studios (Giappone, Europa, Stati Uniti e Corea del Sud), sotto l¿insegna della SCE WWS permetterà un guadagno di tempo nella creazione dei titoli destinati al mercato mondiale, ha spiegato SCEI in un comunicato.
Questa nuova struttura, giuridicamente attiva dal 1° settembre, si occuperà della strategia di produzione dei giochi destinati alle console della PlayStation di Sony. Il vicepresidente di SCEI Europe, Phil Harrisson, è stato messo a capo della SCE WWE.
Il presidente di SCEI, Ken Kutaragi, ha voluto sottolineare l¿importanza di rafforzare l¿attività di Sony in questo settore, tenuto conto anche che SCEI ¿entra nel suo secondo decennio¿.
Stando ai dati di Sony, in dieci anni di vita, sono state vendute nel mondo circa 200 milioni di console PlayStation.
Il nuovo modello di terza generazione, PlayStation 3, con una potenza quasi decuplicata rispetto alla precedente, arriverà nei negozi nei primi mesi del 2006 e sarà uno dei prodotti faro del Tokyo Game Show che si terrà dal 16 al 18 settembre.
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