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VoIP: l’Europa corre a 2 velocità. Bene Italia e Francia, la Gran Bretagna insegue

Europa



Un¿Europa a due velocità sta emergendo per quel che riguarda i servizi VoIP al dettaglio, con Italia, Francia e Svezia in cima alle classifiche di utilizzo e la Gran Bretagna a inseguire.

Questo secondo i risultati del rapporto ‘Retail VoIP in Western Europe: forecasts 2005-2010¿ appena pubblicato da Analysys.

 

Il mercato del VoIP retail sarà influenzato da una complessa gamma di fattori, tra cui le significative discrepanze tra i costi delle telefonate tradizionali nei diversi mercati e le ugualmente significative difformità nella penetrazione della banda larga.

Questi fattori hanno infatti creato un patchwork in cui il VoIP ha cominciato a guadagnare terreno.

 

¿Il lancio di servizi VoIP retail e la diffusione di tali servizi è stata molto forte in alcuni mercati europei, ma è pressoché inesistente in altri¿, ha spiegato l’autore del rapporto, Rupert Wood.

 

Secondo Analysys, nel 2010 i servizi VoIP residenziali avranno conquistato il 27% dei minuti di conversazione in Svezia, il 24% in Francia e il 23% in Italia, ma solo il 9% in Gran Bretagna.

 

La liberalizzazione dell’ultimo miglio ha largamente favorito la diffusione del VoIP, ma in molti mercati la banda larga è gestita da operatori che hanno interesse nel mantenere le comunicazioni vocali tradizionali.

Dove il mercato della voce è già competitivo, dunque, ¿¿i piccoli ISP e gli operatori che si dedicano esclusivamente al VoIP avranno poche possibilità di lanciare offerte competitive e di coprire i loro costi¿, ha continuato Wood.

 

Come dimostrato dal rapporto, infatti, nonostante le offerte VoIP siano ormai molto vantaggiose, le chiamate tradizionali sono spesso più economiche di quelle via IP.

 

Il rapporto sottolinea che anche in mercati in cui la penetrazione della banda larga ha favorito l’uso del VoIP ¿ come Francia e Italia ¿ i servizi VoIP retail possono rappresentare l’11% del totale dei minuti voce, poiché su questi mercati è molto avanzata anche la penetrazione della telefonia mobile.

In altri Paesi come la Svezia, dove la sostituzione fisso-mobile ha avuto un impatto minore, il retail VoIP potrebbe arrivare a rappresentare il 22% del totale dei minuti.

 

Il rapporto sottolinea anche che sarà determinante, per il successo del VoIP, la reazione degli incumbent. Alcuni operatori storici hanno poca scelta: entrare nel mercato della telefonia su Internet oppure abbassare drasticamente i prezzi delle chiamate tradizionali.

Altri player, soggetti a una competizione immediata meno intensa, potranno optare per la conversione delle loro reti in reti VoIP, per ottenere notevoli risparmi sui costi operativi e di conseguenza trarne un vantaggio in termini di competitività.

 

Alessandra Talarico

 

 

 

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